sabato 21 agosto 2010

Ken Mwenda

E’ un ragazzo handicappato gravissimo, di circa 10-11 anni di eta’.
Ha gravi deficit psicofisici: non parla, anche se comprende benissimo il linguaggio dell’amore... ti sorride sempre se gli fai una carezza. Ha un quoziente intellettuale di poco superiore allo zero.
E’ tetraplegico e spastico. Non e’ indipendente per nessuna delle funzioni biologiche elementari. Deve essere imboccato, anche se non ha grossi problemi di deglutizione.
Si fa sia la pipi’ che la popo’ addosso, e gli si deve cambiare il pannolone regolarmente. Riesce a stare in carrozzina.
Ha dei problemi di epilessia che vengono pero’ ben compensati dal fenobarbitone associato al valproato.
Conosciamo Ken da circa un anno. Il suo caso ci e’ stato presentato dai volontari della Associazione “Binario per l’Africa” di Lecco (www.binarioperlafrica.wordpress.com).
Lo abbiamo sostenuto con ripetuti ricoveri ospedalieri in caso di bisogno per malaria o per aggiustamenti della terapia anticomiziale... ma adesso la situazione familiare di Ken si e’ fatta ancor piu’ difficile.
Ken e’ orfano da molti anni; ha solo una nonna che lo ama veramente e si prende cura di lui. Ma ora questa anziana signora e’ obiettivamente molto stanca ed logora, e non ce la fa piu’ a seguire il ragazzo come si deve.
Gli amici di “Binario per l’Africa” ci hanno riproposto il problema anche quest’anno... in modo reale, ma senza fare pressioni indebite.
Hanno provato in altre istituzioni (pure a Tuuru); ma erano tutte al completo e non potevano accogliere Ken.
Alla fine abbiamo preso una decisione che ci pare il santo Cottolengo potesse condividere e sostenere.
Abbiamo ricoverato Ken in ospedale, con il fine di un ciclo di fisioterapia prolungato... molto prolungato.
... e qui lo terremo finche’ si fara’ un posto su al Centro dei Buoni Figli.

Fr Beppe Gaido





PS: GIORNATA MASSACRANTE IN OSPEDALE DOVE SI E’ REGISTRATO UN AFFLUSSO RECORD DI MALATI PER UN SABATO, ED IN CUI ABBIAMO AVUTO BEN 6 CESAREI URGENTI.
DA TENER PRESENTE CHE NE’ JESSE, NE’ IL DOTTOR OGEMBO SONO PRESENTI QUESTA SETTIMANA, A CAUSA DI VARIE PROBLEMATICHE FAMILIARI E SOCIALI.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Quel giorno ho salutato Ken col cuore pieno di dubbi perchè conoscendo il grandissimo rapporto d'amore che c'è tra Ken e la nonna non sapevo se separarli era la soluzione giusta per lui..
Ma sulla strada del ritorno la nonna ci ha ringraziato con le lacrime agli occhi, e conoscendo la professionalità dell'ospedale e l'amore con cui si prendono cura delle persone ora penso che per Ken sia stata presa la giusta decisione. Un grazie particolare a Fratel Beppe. Ci vediamo l'anno prossimo..
Maria Grazia

Matteo ha detto...

Grazie!

Per vostra informazione abbiamo aggiunto sul nostro sito un link al vostro articolo.

http://binarioperlafrica.wordpress.com/2010/08/25/ken-mwenda/


Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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