sabato 21 agosto 2010
Ken Mwenda
Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.
Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.
Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.
Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.
Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.
E poi, andare dove?
Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.
Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.
Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.
Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.
Questo è quello che facciamo, ogni giorno.
Fratel Beppe Gaido
2 commenti:
Quel giorno ho salutato Ken col cuore pieno di dubbi perchè conoscendo il grandissimo rapporto d'amore che c'è tra Ken e la nonna non sapevo se separarli era la soluzione giusta per lui..
Ma sulla strada del ritorno la nonna ci ha ringraziato con le lacrime agli occhi, e conoscendo la professionalità dell'ospedale e l'amore con cui si prendono cura delle persone ora penso che per Ken sia stata presa la giusta decisione. Un grazie particolare a Fratel Beppe. Ci vediamo l'anno prossimo..
Maria Grazia
Grazie!
Per vostra informazione abbiamo aggiunto sul nostro sito un link al vostro articolo.
http://binarioperlafrica.wordpress.com/2010/08/25/ken-mwenda/
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