martedì 26 ottobre 2010

Benvenuti, nuovi volontari

Chaaria è un’esperienza di vita in cui cerchiamo di volerci bene e di servire i poveri mettendo a loro disposizione tutto quello che siamo e tutto quello che abbiamo. Stando qui per un po’ si riscoprono valori spesso dimenticati, come quello della povertà e della vita semplice, senza troppe possibilità di comunicazione con l’Europa, senza sprechi e senza televisore. Il nostro sforzo è quello di diventare una famiglia per tutti i poveri che serviamo e incontriamo, e allo stesso tempo quello di creare rapporti di amicizia significativi con tutti i volontari che vengono a darci una mano.
Noi crediamo fortemente che valga la pena spendere la propria vita ed anche la propria salute a servizio di coloro che sono meno fortunati di noi. Crediamo che servire i piccoli e gli abbandonati è servire Gesù, ed è allo stesso tempo un’ottima strada per la purificazione e per la santità personale e comunitaria.
La nostra azione sociale si realizza soprattutto attraverso l’aiuto sanitario offerto a tutti i poveri che bussano alla nostra porta, attraverso la presa in carico totale degli handicappati mentali da noi ospitati e attraverso l’aiuto economico alle famiglie in difficoltà…. C’è chi dice che in tal modo si fa una esperienza separata dalla vita reale della gente, e che si rischia di stare in Africa senza prendere veramente coscienza della cultura locale; non so se queste critiche sono vere oppure no: so però che la popolazione ha bisogno di aiuto e che l’ospedale di Chaaria è qualcosa di veramente significativo che ha cambiato la vita di molti.
Vorrei dire a tutti coloro che desiderano venire da noi, che sono i benvenuti: quello che possiamo promettere fin da ora è la nostra amicizia ed il nostro calore fraterno, il nostro aiuto per un graduale inserimento e la condivisione delle nostre esperienze e della nostra giornata. A tutti i volontari promettiamo un cuore caldo che li accoglierà a braccia aperte, non nasconderà che ci sono anche dei difetti e dei problemi qui in Missione, ma sarà sempre aperto all’amicizia verso tutti.
Soprattutto possiamo promettere che a Chaaria i volontari troveranno tantissimi poveri veramente bisognosi e malati, e saranno loro la ricompensa per ognuno. Davvero i poveri sono coloro che ci riempiono il cuore e alla fine dell’esperienza ci fanno esclamare: “Ero venuto per donare qualcosa e invece mi rendo conto di aver ricevuto molto di più di quanto ho effettivamente dato”.
Ciao!

Fr Beppe

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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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