venerdì 5 novembre 2010
Ken Mwenda
Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.
Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.
Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.
Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.
Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.
E poi, andare dove?
Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.
Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.
Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.
Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.
Questo è quello che facciamo, ogni giorno.
Fratel Beppe Gaido
2 commenti:
Ciao a tutti...sono Sara, di Binario per l'Africa e sono davvero felice di leggere che Ken sta bene! Il suo sorriso la dice tutta!
Grazie Fr. Beppe e grazie anche alla sua nonna che si è sempre presa cura di lui con tanto amore!!!
E grazie a tutti quanti hanno voluto aiutarlo!
Un abbraccio
Sara
Come Sara sono felice di leggere che tutto procede per il meglio.
Siamo noi di Binario a dover ringraziare voi di Chaaria di esistere.
Grazie di tutto anche da parte mia.
Erika di Binario per l'Africa
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