Quante volte ho alzato la voce per niente, ottendendo solo disunita’ e malumori da parte di chi mi ascoltava. Quanti “nemici” mi sono fatto quando lo zelo giovanile mi ha portato a posizioni di rottura che avrebbero potuto essere evitate con una sana mediazione. Da giovani si pensa che il modo sia bianco o nero; da vecchi si impara che invece ci sono solo diverse tonalita’ di grigi sia in noi che negli altri. Da giovani si divide l’umanita’ in buoni e cattivi, ma gli anni insegnano che ognuno di noi e’ un miscuglio di entrambi gli aspetti. Da giovani ci si incendia immediatamente; ora invece ho la forza anche di staccare la spina un attimo, di respirare due volte prima di rispondere ad una provocazione, o di decidere anche che talvolta e’ meglio tacere del tutto per amore della pace. Mai avrei accettato, anche solo dieci anni fa, il valore di un proverbio inglese che dice: “no comment is sometimes the strongest comment!”… oggi invece ne sono profondamente convinto. I giovani vogliono risposte subito; gli attempati come il sottoscritto imparano che spesso e’ meglio e piu’ saggio saper aspettare!
sabato 21 gennaio 2012
Mezzo secolo
Quante volte ho alzato la voce per niente, ottendendo solo disunita’ e malumori da parte di chi mi ascoltava. Quanti “nemici” mi sono fatto quando lo zelo giovanile mi ha portato a posizioni di rottura che avrebbero potuto essere evitate con una sana mediazione. Da giovani si pensa che il modo sia bianco o nero; da vecchi si impara che invece ci sono solo diverse tonalita’ di grigi sia in noi che negli altri. Da giovani si divide l’umanita’ in buoni e cattivi, ma gli anni insegnano che ognuno di noi e’ un miscuglio di entrambi gli aspetti. Da giovani ci si incendia immediatamente; ora invece ho la forza anche di staccare la spina un attimo, di respirare due volte prima di rispondere ad una provocazione, o di decidere anche che talvolta e’ meglio tacere del tutto per amore della pace. Mai avrei accettato, anche solo dieci anni fa, il valore di un proverbio inglese che dice: “no comment is sometimes the strongest comment!”… oggi invece ne sono profondamente convinto. I giovani vogliono risposte subito; gli attempati come il sottoscritto imparano che spesso e’ meglio e piu’ saggio saper aspettare!
Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.
Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.
Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.
Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.
Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.
E poi, andare dove?
Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.
Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.
Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.
Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.
Questo è quello che facciamo, ogni giorno.
Fratel Beppe Gaido
2 commenti:
Tanti auguri di vero cuore caro Beppe!Grazie per le tue parole che riescono sempre a toccare delle "corde" giuste!Penso che i tuoi anni siano stati investiti alla grande e nell'accoglienza di una chiamata per niente facile!Sono tornata a casa da pochi giorni ma ho lasciato lì un pezzetto del mio cuore e leggere di voi mi fa rivivere dei momenti importanti!
Grazie ancora una volta...prego anche io con te il Signore perchè oggi abbiamo fatto la festa a sorpresa per mio papà che di anni ne ha compiuto 70 ;)
Un forte abbraccio...Daniela (Cagliari)
tantissimi auguri beppe,davvero di cuore!un abbraccio e spero di rivederti presto!
carmen fasolino
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