Noi mandiamo ogni giorno un infermiere per la medicazione, mentre il parroco ed il team dei suoi catechisti si occupano della formazione dei giovani iscritti all’iniziativa: il programma dura un mese intero, in cui i ragazzi vivono insieme in semiclausura, e durante il quale ricevono conferenze su vari aspetti della vita adulta (matrimonio, vita sessuale in coppia), della moralità (fedeltà coniugale, evitare alcoolismo, astensione dalla droga) e della prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse (prima fra tutte l’AIDS).
lunedì 25 novembre 2013
Tour de force
Noi mandiamo ogni giorno un infermiere per la medicazione, mentre il parroco ed il team dei suoi catechisti si occupano della formazione dei giovani iscritti all’iniziativa: il programma dura un mese intero, in cui i ragazzi vivono insieme in semiclausura, e durante il quale ricevono conferenze su vari aspetti della vita adulta (matrimonio, vita sessuale in coppia), della moralità (fedeltà coniugale, evitare alcoolismo, astensione dalla droga) e della prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse (prima fra tutte l’AIDS).
Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.
Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.
Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.
Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.
Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.
E poi, andare dove?
Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.
Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.
Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.
Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.
Questo è quello che facciamo, ogni giorno.
Fratel Beppe Gaido
1 commento:
Fr. Beppe leggo i tuoi post sempre con un certo batticuore: voi fate uscire del succo anche da un limone già spremuto! piccoli miracoli giornalieri in cui si nasconde lo Spirito Santo e la sua forza oltre che alla vostra abilità. Un abbraccio(qui fa freddo, anzi gelo, nevica! a novembre!) Speriamo! Che il Signore ci protegga.
un abbraccio spirituale a tutti
Patrizia - maidoc@libero.it
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