Una donna colpita a machetate su tutto il corpo: anche Max era naturalmente presente in sala a suturare fino alle 23.15... ma il problema più grave era la mano destra, davvero distrutta dalla ferocia dell’assalitore. Con la pazienza di Giobbe, tipica del chirugo della mano e del chirurgo plastico, Luciano e Toto hanno ricostruito tendini, vasi, nervi e muscoli, dando alla poveretta la possibilità di usare ancora quella mano in futuro.
venerdì 24 gennaio 2014
Francesca, Luciano e Toto
Una donna colpita a machetate su tutto il corpo: anche Max era naturalmente presente in sala a suturare fino alle 23.15... ma il problema più grave era la mano destra, davvero distrutta dalla ferocia dell’assalitore. Con la pazienza di Giobbe, tipica del chirugo della mano e del chirurgo plastico, Luciano e Toto hanno ricostruito tendini, vasi, nervi e muscoli, dando alla poveretta la possibilità di usare ancora quella mano in futuro.
Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.
Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.
Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.
Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.
Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.
E poi, andare dove?
Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.
Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.
Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.
Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.
Questo è quello che facciamo, ogni giorno.
Fratel Beppe Gaido
Nessun commento:
Posta un commento