Li abbiamo salutati questa mattina con estrema riconoscenza.
Sono stati con noi per tre settimane, ed insieme abbiamo
vissuto un periodo veramente molto intenso.
Come sempre Francesca è stata l’angelo custode dei nostri
Buoni Figli che in essi vedono un po’ anche la loro mamma: li ha serviti, li ha
coccolati, e per essi ha stirato montagne di vestiti (sappiamo che stirare è un
lavoro che a Francesca e non piace affatto, ma per i ragazzi lo fa tutte le
volte con il sorriso sulle labbra).
Luciano e Toto hanno fatto un numero sterminato di
interventi chirurgici che, da una parte sono stati molto pesanti fisicamente
per noi, e dall’altra sono invece stati una benedizione per molte persone che
altrimenti non avrebbero potuto essere aiutate.
Voglio solo citare il caso di ieri sera.
Una donna colpita a
machetate su tutto il corpo: anche Max era naturalmente presente in sala a
suturare fino alle 23.15... ma il problema più grave era la mano destra,
davvero distrutta dalla ferocia dell’assalitore. Con la pazienza di Giobbe, tipica
del chirugo della mano e del chirurgo plastico, Luciano e Toto hanno
ricostruito tendini, vasi, nervi e muscoli, dando alla poveretta la possibilità
di usare ancora quella mano in futuro.
Ma questo è solo un esempio, perchè a loro riserviamo tutte
le ferite da “panga” che non siamo stati capaci di suturare bene: ecco quindi
che si sono dovuti cimentare nel riparare nervi che erano stati sezionati molti
mesi prima, tendini fratturati e non riparati (questo onestamente in altri
ospedali e non a Chaaria, dove almeno i tendini li sappiamo riparare), fratture
ossee ridotte malamente in qualche dispensario, fissazioni interne di fratture non
perfettamente riuscite sia a noi che ad altri ospedali.
Loro sono per noi la salvezza quando ci troviamo davanti a
situazioni che non riusciamo a gestire. In cuor nostro pensiamo: “facciamo del
nostro meglio... e poi Luciano penserà a perfezionare il lavoro se qualcosa non
è stato perfetto”.
Ora sappiamo che Luciano tornerà a giugno, e questo ci dà la
possibilità di lavorare con una certa serenità, sapendo che poi, in caso di
errori chirurgici, egli sarà qui a correggere senza farcelo pesare.
Ringrazio anche perchè sempre Luciano e Toto hanno di mira
il fatto che gli interventi devo farli io, pur sotto la loro supervisione...
ecco quindi che il mio apprendimento continua e l’ortopedia a Chaaria diventa una
specialità in cui possiamo rispondere ad un sempre più ampio spettro di
problematiche.
Buon ritorno a Cagliari e grazie di tutto. Grazie anche
dell’efficacissima azione di “fund raising” a nostro favore: abbiamo stavolta
ricevuto i due trapani nuovi che ci permettono di operare in continuazione
senza dover aspettare la risterilizzazione dello strumento tra un intervento e
l’altro.
In futuro riceveremo molti altri doni, che sono già nel nostro cuore e
che Luciano già conosce, ma per adesso devono rimanere una sorpresa.
Fr Beppe Gaido
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