domenica 17 luglio 2016

Attività esterna all'ospedale

Oggi Fr. Giancarlo ha organizzato, insieme ad alcuni membri dello staff, un'attività esterna di screening e prevenzione per l'ipertensione.
Tale clinica mobile si è svolta di domenica perchè Fr. Giancarlo ed il team del programma si sono recati alla liturgia festiva della Chiesa Metodista di Chaaria.
Avevano già fatto la stessa cosa nelle domeniche precedenti presso la Chiesa Cattolica e presso la "Indipendent Church of East Africa".
La Messa costituisce un momento ideale per questo tipo di iniziative: prima della benedizione conclusiva il pastore o il sacerdote concede la parola a Fr. Giancarlo che spiega l'importanza dello screening per l'ipertensione ed invita i presenti a sottoporvisi in modo assolutamente gratuito.
All'uscita di chiesa i membri dello staff misurano la pressione ai fedeli... e coloro a cui viene diagnosticata l'ipertensione sono quindi riferiti al nostro ospedale per essere presi in carico dal punto di vista terapeutico.
Le cliniche mobili per noi sono abbastanza difficili per mancanza di personale e di mezzi, ma sono certamente importanti perchè vanno a scovare i pazienti là dove si trovano ed offrono una possibilità di cura anche a coloro che mai verrebbero in ospedale, soprattutto per una condizione clinica sovente asintomatica come l'ipertensione arteriosa.
Sappiamo comunque che la pressione alta è un killer silente e continueremo ad impegnarci anche in queste uscite e cliniche mobili.
Grazie di cuore a Fr. Giancarlo ed al team del progetto.

Fr. Beppe Gaido


 

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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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