domenica 20 novembre 2016

Domenica lavorativa, ma serena.

Ovviamente anche oggi abbiamo operato fino alle 5 del pomeriggio!

E' inevitabile che succeda ora che Pietro è qui con noi a Chaaria!
I paziente sono così tanti che non si riesce a star dietro alla lista operatoria; i reparti scoppiano di pazienti, e molti operandi aspettano parecchi giorni prima di poter avere la possibilità di essere operati.
Come si fa a non lavorare anche alla domenica, se i pazienti ti implorano per l'intervento, sia per tornare a casa guariti e sia perchè hanno molto male?
Oggi è comunque stata anche una giornata serena: abbiamo lavorato in piena armonia, e con Pietro, Giulia ed alcuni altri volontari siamo andati a fare una passeggiata al fiume subito dopo il lavoro.
In un attimo siamo passati dalla tensione emotiva della sala operatoria alla pace totale della natura rigogliosa che circonda Chaaria.
Siamo tornati leggeri e contenti, come se fossimo in ferie.


Domani ci aspettiamo una giornata molto dura, con tanti altri pazienti, ma siamo carichi e motivati.
Dopo la passeggiata di oggi siamo pronti a riprendere la nostra maratona chirurgica, ed anche domani cercheremo di aiutare quante più persone potremo.

Fr Beppe

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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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