lunedì 27 ottobre 2008

Grazie Chaaria, grazie Beppe

Caro Beppe,
ed eccomi di nuovo qua, nel mio piccolo paesino del cuneese! Come stai?
Noi siamo arrivate bene mentre le nostre valigie non sono proprio arrivate........ probabilmente saranno ancora a Bruxelles! Domani ci faranno sapere qualcosa!
Oggi abbiamo fatto un giro per Bruxelles ma, se devo essere sincera, non ce la siamo goduta molto perchè le nostre teste ed i nostri cuori erano ancora a Chaaria!
GRAZIE Beppe, GRAZIE DI CUORE per tutto quello che riesci ancora a fare, nonostante la mole del tuo lavoro, per noi volontari!
GRAZIE per avermi dato la possibilità di ritornare a Chaaria e GRAZIE per tutte quelle belle parole che hai scritto su: Milena, Katia, Valentina e me.
Quando siamo atterrate a Torino ci siamo guardate e ci siamo dette: "Quando andiamo il prossimo anno?"
Mi mancate tantissimo, mi manca tutto......sul telefonino ho lasciato l'ora di Chaaria e spesso lo guardo e penso a cosa starei facendo se fossi la!
Beppe ti ammiro, per me prima di tutto sei un amico e poi un esempio da seguire.
Un forte abbraccio a Pinuccia che, immagino, sara' molto triste vista la mia assenza!!! :-)
Altri quattro abbracci speciali a Max, a Davide, a Valentina ed a te!

Lory

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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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