giovedì 15 luglio 2010

Farmaci di uso più comune a Chaaria

Normalmente facciamo grande uso di anti-infiammatori non steroidei. I prodotti che vanno di piu’ sono i nuovi inibitori delle COX2, soprattutto quelli che possiamo usare in monosomministrazione. Cio’ infatti facilita molto la assunzione del farmaco per il paziente.
Siccome abbiamo tantissima artrite reumatoide anche un farmaco come l’idrossiclorochina (plaquenil) trova largo impiego nel nostro ospedale, insieme al metotrexate in compresse da 2.5 mg.
Per la stessa patologia a cui mi riferisco sopra, impieghiamo anche steroidi sia orali che parenterali. Molto utile e’ il bentelan fiale che usiamo pure per indurre la maturazione polmonare in caso di parto pretermine.
Nella patologia asmatica preferiamo usare spray a base di salbutamolo o di steroidi topici.
Inoltre il depomedrol, sebbene costoso, ci aiuta molto nei casi di artrite del ginocchio.
Quando invece pensiamo agli antibiotici, il rocefin rimane un farmaco veramente essenziale per noi. Tra gli antibiotici ad uso orale tentiamo di offrire cefalosporine di terza generazione, soprattutto se in monosomministrazione. Facciamo andare soprattutto formulazioni per adulti, ma anche di sciroppi abbiamo sempre un notevole impiego.
Per la patologia da Helicobacter Pylori usiamo moltissima claritromicina da 500 mg.
Tra i farmaci ipertensivi usiamo molto la amlodipina e l’enalapril da 20 mg. Preferiamo non impiegare formulazioni piu’ recenti che poi facciamo fatica ad avere in modo continuativo per tutto l’anno.
Tra i cardiovascolari un farmaco che sta diventando sempre piu’ importante per noi e’ senza dubbio il carvedilolo da 6.25 mg.
Abbiamo poi tantissima patologia ulcerosa del tubo digerente e siamo perennemente scarsi di inibitori della pompa protonica (omeprazolo, esoprazolo, pantoprazolo, ecc), perche’ ne prescriviamo tantissimi.
Anche i procinetici vanno a go go nel nostro ospedale. Normalmente usiamo il domperidone, anche se il prezzo e’ elevato. In assenza di esso impieghiamo a volte la levosulpiride.
Il cytotec e’ un farmaco che prescriviamo sia nella patologia gastroenterica come in quella ostetrico-ginecologica.
Desidero ancora sottolineare il fatto che il Propofol, pur non trovandosi facilmente sul mercato, e’ un anestetico utilissimo che usiamo tantissimo soprattutto per procedure brevi come la revisione della cavita’ uterina. Altro anestetico molto usato a Chaaria e’ la bupivacaina iperbarica allo 0.5% per anestesia spinale.
Quando un paziente sanguina per varie ragioni, gli somministriamo fiale o compresse di acido tranexamico... quando riusciamo a trovarlo.
Di uso notevole e’ anche il tamoxifene, che e’ l’unico “chemioterapico” (se cosi’ si puo’ dire) che possiamo offrire alle nostre malate operate di carcinoma della mammella.
Abbiamo anche molte ulcere cutanee, sia tropicali che da decubito: di solito le medichiamo semplicemente con betadine e le teniamo pulite, ma quando abbiamo pomate e creme fibrinolitiche, come l’elase o l’iruxol, certamente le finiamo molto velocemente.
Credo che questo vago elenco possa dare un’idea dei farmaci che piu’ comunemente usiamo.

Fr Beppe Gaido

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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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