Chaaria sta attraversando un momento di grande crisi soprattutto a causa di una continua emorragia di infermieri keniotiche scelgono di andare a lavorare altrove, e che ci avvisano della decisione presa spesso 24 ore prima della loro partenza.Anche tra i laboratoristi ed i clinical officers abbiamo avuto problematiche simili negli ultimi mesi... ma il dramma rimane quello degli infermieri.
Al momento siamo “sotto staff “di dieci unita’ infermieristiche, e riusciamo in qualche modo a coprire i turni solo chiedendo continuamente a coloro che sono rimasti di prolungare le ore lavorative, e di venire a lavorare anche durante i giorni di riposo.
Ken per esempio ha “fatto” sia la notte che il giorno per una settimana intera.
Fr Giancarlo, pur essendo l’amministratore, ha “coperto” la notte, la levata dei pazienti e la distribuzione della terapia in piu’ di una occasione.
La situazione non pare che migliorera’ a tempi brevi, in quanto ci sara’ un nuovo concorso a settembre, ed e’ possibile che perderemo ancora altri elementi.
Il problema e’ che nessuno dei nostri infermieri e’ aperto abbastanza nei nostri confronti, da dirci che ha fatto domanda altrove: normalmente aspettano l’esito del bando, per vedere se sono stati accettati oppure no. Se hanno avuto fortuna, ci avvisano all’ultimissimo momento; in caso contrario, nessuno viene a sapere nulla. Questo crea delle difficolta’ enormi per noi, che non siamo preparati, e ci ritroviamo quindi sempre a riprendere la ricerca di nuovi infermieri quando il nostro staff ci ha gia’ lasciati.
Questa nota introduttiva e’ solo per dire che domanderei agli infermieri volontari dall’Italia di essere disponibili a coprirci dei turni per il “monteore” richiesto ai nostri dipendenti. Questo vuol dire che dovranno rispettare un orario di servizio che potrebbe essere leggermente diverso da quello che normalmente hanno svolto i volontari nel passato (per esempio essere in reparto alle 7.30 di mattina. O “coprire” il secondo turno fino alle 18.30). Alle ostetriche potra’ capitare di trovarsi da sole in sala parto... naturalmente con il mio sostegno in caso di qualunque problema.
Ai volontari italiani non chiedero’ comunque di coprire la notte, ed a loro sara’ garantito il sabato pomeriggio e la domenica liberi.
Naturalmente il fatto di essere in turno non significhera’ che poi, allo scadere dell’orario, il volontario deve lasciare il reparto... nell’ottica della generosita’ cristiana ed umana, potra’ donarci tutte le ore di lavoro che vorra’... ma gli chiediamo assoluta puntualita’ durante l’orario a loro affidato, per evitare inconvenienti di copertura del servizio. Faro’ in modo che sempre ci sia uno staff keniota a fianco dell’infermiere italiano.
Scusate per questa decisione. E’ un momento di emergenza!
Grazie in anticipo. Non sto a ripetere quanto sia importante comunicare con un po’ di inglese, soprattutto in questa nuova difficile situazione!
Colgo l’occasione anche per ricordare il mio SOS agli odontoiatri a partire dal mese di ottobre fino a fine gennaio, in quanto la nostra Mercy sara’ in maternita’. Confido nella generosita’ di molti, per evitare di chiudere il settore “odonto” in quel lasso di tempo.
Fr Beppe Gaido
Nessun commento:
Posta un commento