Cara Nadia, finalmente riusciamo a mandarti, opportunamente ridotte, le foto, quella di mia madre Erina e due delle nostre nozze d'argento (24 giugno 2010) con gli amici e i parenti. Tutti, a cominciare da mamma, hanno generosamente aderito al Fondo per i diabetici di Chaaria, donando una somma che abbiamo inviato a luglio all'Associazione. Non tutti quelli che hanno contriubuito però sono potuti venire alla cerimonia: mamma per l'influenza, gli zii Angelina e Giuseppe per altri impegni. Ti allego anche la preghiera che nostro nipote Alessandro Gaglione ha letto in chiesa, pensata senza sapere ancora di Chaaria. Parla anche dei Mondiali di calcio, orami passati, ma è bellissima lo stesso. Nella foto coi generosissimi parenti Gaglione (la sorella di Flavio con marito, figli, nipotina e i cognati Angelo e Antonietta) Alessandro è il ragazzo in alto sulla scala tra il padre Lello a sinistra e lo zio Angelo a destra. La ragazza col vestito celeste e bianco è la nostra Violetta. Nella foto con gli amici quello con le bretelle è il mitico Ugodoc, mio testimone di nozze. Ti prego di farmi sapere se e quali apparecchiature possono servire a Fratel Beppe per aiutare chi ha il diabete laggiù. Il mio pensiero va spesso a Josphine e a Martin, che non ce l'hanno fatta.
Alessandro Gaglione
2 commenti:
Carissimi Donatella e Flavio,
a nome dei malati di diabete di questa parte d'Africa, desidero esprimervi la nostra più sentita riconoscenza. In questo grazie sento presente qui con me anche Josphine e Martin che dal cielo pregano per voi.
Josphine, negli ultimi mesi della sua vita ha avuto l'insulina gratis grazie a voi, ed ora non può che benedire il vostro 25° dal cielo.
Auguri e preghiere anche da parte mia. Grazie alla signora Erina e a tutti coloro che hanno aderito al fondo diabetici.
Un saluto ed un abbraccio anche a Ugo Montanari, che sempre ci sostiene e ci incoraggia ad andare avanti.
Dio vi benedica tutti
Fr Beppe... Josphine e Martin (dal Paradiso)
Grazie delle preghiere e delle benedizioni, ci sono di
grande conforto perché anche la mia straordinaria mamma
Erina è volata via poco più di un mese fa e ci manca sempre
di più. Era una donna fortissima e solida e quando mi sono
ammalata, 38 anni fa, non si è rassegnata alla condanna a
vita del diabete, cercando il meglio e dandomi tutto
l'aiuto che allora era possibile. La mattina mi portava in
ospedale per il prelievo, a quei tempi non c'erano le
strisce per la glicemia, poi mi portava a scuola e andava
al lavoro. Prima dei pasti faceva bollire le siringhe di
vetro per la puntura, voleva portarmi in Svizzera dove
dicevano ci fosse una cura miracolosa e ovviamente non era
vero, per fortuna avevamo medici seri che ci spiegavano e
consigliavano per il meglio. Poi ho conosciuto Ugo
Montanari, che mi ha seguito come un fratello e mi ha
dirottato verso un centro per ragazzi diabetici dove
insegnavano l'autocontrollo. Tanti ricordi, tante storie,
tante vite incrociate e a volte ritrovate. E vicino sempre
mia madre, dal carattere forte e sereno, dalla salute di
ferro, fino a questi ultimi anni pieni di malanni e dolori.
Forse alla fine è stata graziata, perché se n'è andata nel
suo Trentino, nella casa dove è nata, semplicemente non
risvegliandosi. Le avevo parlato di Josphine, di cosa
significa avere il diabete in Africa. Se ne sono andate a
pochi giorni di distanza l'una dall'altra...
Un caro saluto
Donatella
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