sabato 16 ottobre 2010

Mercy ancora in dolce attesa...

Ce la immaginiamo trepidante negli ultimi giorni della sua gravidanza... mentre noi cercheremo di coprire il servizio odonto con un “dentista” a “gettone” che abbiamo trovato a Nairobi.
Lavorera’ con noi fino all’arrivo del prossimo gruppo di dentisti a novembre.
Cogliamo l’occasione per ringraziare nuovamente il dottor Postini per il servizio offertoci nelle prime due settimane della “maternita’” di Mercy.
Chiudere il servizio sarebbe stato un grande passo indietro per il nostro ospedale. Invece, tenendo sempre il gabinetto odonto in attivita’, siamo sicuri che il tam tam fara’ si’ che i pazienti continuino ad essere sempre molti.
Il nostro consiglio ai dentisti che si preaparano a raggiungerci tra 15 giorni e’ di mettersi in contatto con il Dott Postini (la sua mail: postini@interfree.it) per avere delucidazioni sulle ultime modifiche da lui apportate allo studio, sulle modalita’ di lavoro da lui proposte, sullo strumentario disponibile e su quello al momento in fase di riparazione.
Tale comunicazione assicurera’ anche una continuita’ nelle modalita’ di azione, e magari potra’ dare linee guida su quali materiali portarsi e su cosa aspettarsi da Chaaria.
Grazie al Dr Postini e benvenuti ai prossimi che verranno.

La comunita’ di Chaaria


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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