mercoledì 7 settembre 2011

Un piccolo prete del Cottolengo... ora elevato alla gloria degli altari



Sabato 17 settembre, nella Chiesa Grande della Piccola Casa di Torino verra’ proclamato il primo Beato della Famiglia Cotolenghina, nella persona del Venerabile Mons Francesco Paleari.
Il cammino verso gli altari e’ stato molto lungo, ma alla fine le sue eroiche virtu’ cristiane sono state ufficialmente riconosciute dalla Chiesa, insieme al miracolo che ne sanziona la veridicita’.

Ma chi era questo piccolo prete del Cottolengo che fino ad ora e’ rimasto piuttosto sconosciuto, soprattutto a chi non frequenta assiduamente la Piccola Casa?

Non parliamo di una persona che sia vissuta proprio ieri. Infatti egli e’ nato a Pogliano Milanese (MI) nel lontano 1863.
La strada che lo portera’ alla Piccola Casa come sacerdote della Piccola Casa inizia nel 1877 quando viene ammesso nel seminario dei Tommasini. La sua ordinazione presbiteriale avviene  il 18 settembre 1886, mentre il 5 febbraio 1888 viene incorporato tra i sacerdoti adetti al servizio della Piccola Casa.
La sua integerrima vita sacerdotale lo porta ad essere conosciuto come un santo confessore,e, nel 1892 viene nominato confessore al Seminario San Gaetano (Regio Parco- Torino).
Dal 1924 diventa anche Direttore Sprituale del Seminario Metropolitano di Torino.
Ma la sua influenza in diocesi continua ancora di piu’ a brillare negli anni sucessivi: nel 1922 e’ nominato canonico onorario del Corpus Domini, la stessa Congregazione di cui fece parte San Giuseppe Cottolengo; mentre nel 1931 e’ eletto Delegato Vescovile a Torino.
Dal 1936 Mons Paleari comincia ad accusare i primi sintomi della malattia finale, e chiede alla Diocesi di rientrare completamente alla Piccola Casa: dapprima risiede nella succursale Villa Major di Moncalieri, e poi si trasferisce definitivamente nella Piccola Casa nel 1939, dove morira’ nello stesso anno.

Ma in che cosa consiste la santita’ di Don Francesco Paleari?

Egli fu prima di tutto un apostolo delle anime, completamente dedito al bene spirituale dei fedeli. Ottimo confessore, direttore spirituale eccellente, fervente apostolo dell’Eucaristia, egli continuamente indicava ai suoi fedeli il fine ultimo del Paradiso.
Mons Paleari, “avendo seguito l’esempio del Signore Gesu’, con somma carita’ pastorale si dedico’ al conseguimento della salvezza delle anime, esercitando con diligenza i compiti sacerdotali, dispiegando una intensa e varia attivita’ apostolica e facendosi tutto a tutti... Incardinato nella Diocesi di Torino, egli rimase al servizio della Piccola Casa, nella quale assimilo’ uno spirito di carita’ aperto ad ogni genere di poverta’ materiale e spirituale, ed una sconfinata fiducia nella Divina Provvidenza.
Con impegno ed intelligenza si dedico’ all’insegnamento nella Famiglia dei Tommasini (anni 1891-1931): nel medesimo tempo, con generosa dedizione, si dedico’ all’apostolato, soprattutto al ministero della predicazione, delle confessioni e della direzione spirituale...
Inoltre, per molti anni fu docente di filosofia nel nascente Istituto dei Missionari della Consolata...
Nei primi anni della vita sacerdotale non gli mancarono difficolta’ nell’ambito della comunita’ a cui apparteneva, ma tutte sopporto’ con umilta’ e fortezza...
Docile alla richiesta degli Arcivescovi torinesi, servi’ la sua Chiesa Diocesana con premura e diligenza...
I molteplici incarichi pastorali ed ecclesiali, adempiuti sempre con serio impegno, furono per lui la via per diventare sempre piu’ conforme a Gesu’ Cristo, divino modello di perfezione...
Cammino’ con Dio e compi’ la sua volonta’ anche nelle difficolta’ e nelle prove...
Coopero’ alla propagazione della fede con la preghiera, il sacro ministero e l’insegnamento, con l’esempio di una obbedienza fedele e lieta alle leggi di Dio, con il sostegno alla pubblicazone di buoni libri e di opere missionarie...
Coltivo’ l’unione con Dio  con la preghiera, la meditazione delle Sacre Scritture e delle verita’ eterne, mediante una fervente devozione eucaristica e mariana, e mediante l’amore alla Chiesa...
Fu sempre misericordioso, pronto accogliente, amabile verso il prossimo, soprattutto verso i malati, i poveri, i molti penitenti che si recavano da lui per confessarsi.
Anche durante la lunga malattia, che lo colpi’ all’inizio del 1936 e lo condusse alla morte, mostro’ fortezza, pazienza e serena accettazione della volonta’ di Dio”.
Ora Don Paleari e’ il primo Beato della Piccola Casa, e lo speriamo presto Santo.

Fr Beppe Gaido


Fonti:
1)   Attilio Vaudagnotti. Un piccolo prete del Cottolengo... Venerabile Mons. Francesco Paleari.. Edizione interna alla Piccola Casa.
2)    Congregazione delle cause dei Santi. Arcidiocesi di Torino. Causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio Francesco Paleari, Sacerdote della Piccola Casa della Divina Provvidenza, detta Cottolengo (1863-1939)


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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