E’ una delle novità di Chaaria del
2013, ed è ormai una bella realtà.
Negli anni scorsi sempre ci siamo presi
cura dei diabetici ed abbiamo cercato di farlo al meglio delle nostre
capacità, sia come pazienti ambulatoriali che come ricoverati in
reparto.
Essi erano però pazienti normali,
mescolati a tutti gli altri clienti dell’ospedale, e venivano
visitati in modo del tutto casuale da chi era più libero quel
giorno. Questo fatto portava con sè non poche problematiche: per
esempio venivano visitati ogni volta da una persona diversa, oppure
dovevano aspettare lunghe ore in coda prima di essere visitati, o
ancora non ricevevano adeguato “counseling” circa la dieta ed
altri importanti aspetti della vita (per esempio la prevenzione del
piede diabetico), a motivo della mancanza di tempo.
Dall’inizio di quest’anno, sotto la
spinta ed in collaborazione con il “Kenya Catholic Secretariat”,
abbiamo dato inizio all’attività di “diabetic clinic”. Si
tratta di un programma abbastanza complesso che ha come scopo il
miglioramento dei servizi ai clienti diabetici, la loro aderenza alla
terapia ed alla dieta, e la prevenzione delle complicazioni.
Il “Kenya Catholic Secretariat” ci
provvede alcuni fondi attraverso cui possiamo pagare due “peer
educators” (cioè due persone diabetiche che si rendono disponibili
per counseling e per consigli dietetici ai nostri pazienti durante il
giorno del clinic). Ci fornisce inoltre del denaro che ci permette di
offrire il pranzo (seguendo una rigida dieta per diabetici) ai
clienti che sono intervenuti per il clinic, al fine di evitare crisi
ipoglicemiche lungo la via del ritorno. Inoltre dalla stessa
organizzazione riceviamo poster, materiale didattico e libretti per
la formazione dei nostri malati.
Abbiamo identificato in Jonah, nostro
clinical officer, il responsabile delle “diabetic clinics”. A lui
sono stati offerti dei seminari di formazione specifica che lo hanno
reso molto preparto sull’argomento.
Il clinic avviene ogni giovedì negli
ambulatori che chiamiamo “CDF”. Quel giorno i locali sono
dedicati praticamente solo ai diabetici. Jonah si occupa
esclusivamente di loro e ne visita più di 60-70.
Durante l’attesa, nell’androne
antistante l’ambulatorio, i “peer educators” fanno lezioni di
dieta e prevenzione delle complicazioni. Ci sono poi momenti di
discussione e condivisione di esperienze.
Con Jonah collaborano normalmente anche
un laboratorista ed una infermiera in modo che tutto possa avvenire
nel CDF, senza necessità di spostamenti per il cliente: visita,
counseling, esami di laboratorio e distribuzione della terapia...
tutto avviene nello stesso posto. La giornata si conclude con il
pasto e poi i pazienti lasciano l’ospedale al tempo che
desiderano... e che l’orario dei matatu consente loro.
Si tratta di un tentativo di approccio
olistico al problema diabetico che tenga in considerazione non solo
l’aspetto puramente terapeutico, ma anche quelli preventivo e
diabetologico rispettivamente. Inoltre il giorno della “clinic”
vuole anche essere un momento aggregativo e di “auto-aiuto” per i
malati che sono portatori dello stesso problema.
Il programma gode della benedizione
della multinazionale dell’insulina NOVO. Da loro abbiamo la
promessa che, se il nostro lavoro raggiungerà un numero elevato di
clienti, il prezzo dell’insulina per gli ospedali missionari
diminuirà sensibilmente. Al momento il prezzo dell’insulina è
ancora uno dei problemi più grandi per i nostri pazienti diabetici,
ed una delle principali cause di “default” e quindi di
complicazioni a lungo termine.
Fr Beppe Gaido
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