venerdì 9 gennaio 2015

Una giornata campale per l'oculista

Oggi a Chaaria il nostro oculista Joseph Murithi ha vissuto una giornata di fuoco, in quanto abbiamo organizzato un "medical camp" in cui gli occhiali sarebbero stati distribuiti gratuitamente.
Ciò è potuto avvenire sia grazie al continuo supporto del Prof Corsini e dei suoi studenti di Reggio Emilia, e sia grazie ad una donazione ricevuta dalla fondazione "Redemptoris Missio" di Poznan (Polonia) qui rappresentata dai volontari Dr Michal e Dottoressa Ania.
Nella giornata odierna sono stati visitati 150 clienti, di cui 90 hanno ricevuto occhiali gratuiti: due occhiali di altissima complessità e potenza erano stati preparati a Reggio Emilia su prescrizione del nostro oculista, mentre 88 occhiali con lenti a potenza predefinita sono stati distribuiti ai pazienti, dopo che l'oculista stesso ne aveva misurato la vista.
Gli altri clienti odierni avevano problematiche diverse, come glaucoma, cataratta, congiuntivite retinopatie diabetiche, ipertensive o da HIV: tutti hanno ricevuto le terapie del caso.
E' stato un esercizio molto faticoso che ha impegnato Joseph, Michal, Ania e due dei nostri infermieri per tutto il giorno (dalle 8 alle 18, non stop).


Credo comunque che la gente sia stata molto soddisfatta, sia perchè gli occhiali erano gratuiti, sia perchè la loro qualità ed estetica erano decisamente di alto livello, e sia perchè la distribuzione non è stata casuale, ma dopo accurata misurazione della vista e delle problematiche dei singoli clienti.
Ringraziamo di cuore sia il Prof Alessandro Corsini ed i suoi studenti, sia Ania e Michal e l'organizzazione "Redemptoris Missio" che essi rappresentano.
Un grazie sentito anche al nostro oculista Joseph Murithi che di solito si ferma a Chaaria solo fin verso le ore 14, ma oggi ha fatto un sacco di straordinari...naturalmente gratuiti.
Che bello che è stato oggi! E' stato un altro bel momento di servizio incondizionato; un altro bagno di folla con la nostra gente che ha molto apprezzato il nostro sforzo di aiutare soprattutto chi ha problemi economici e non si può permettere di acquistarsi un paio di occhiali.

Fr Beppe Gaido



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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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