mercoledì 6 giugno 2018

Ciao, Luciano!

Luciano e' partito, ed oggi l'ospedale e' quasi stordito come dopo uno tsunami.
Abbiamo operato un po' di meno, anche se domani riprendera' il ritmo forsennato in sala operatoria: la lista di domani infatti e' tremenda e forse non riusciremo neppure a finirla.
Forse oggi e' stato calmo perche' ha piovuto tanto ed abbiamo avuto meno pazienti; inoltre dobbiamo ammettere che due candidati all'intervento sono stati posticipati per condizioni generali scadenti...cosa che ha accorciato la lista operatoria. 
Inoltre c'e' stato solo un cesareo...cosa piuttosto rara per Chaaria!
Fatto sta che un minimo di rallentamento ci ha fatto bene: con Luciano e Davide si e' sempre operato almeno fino alle 21, ogni giorno.
Talvolta si e' iniziato alle 7 di mattina per poter smaltire piu' pazienti. 
Le ragazze della sala e gli anestesisti erano ovviamente molto stanchi.
Comunque Luciano e' riuscito a finire praticamente tutti i pazienti complessi che avevamo lasciato alle sue cure.
Quelli rimasti sono affetti da fratture che posso gestire da solo.
Sono sempre impressionato dalla mole di lavoro che Luciano riesce a macinare nei giorni in cui e' presente a Chaaria, e soprattutto dal numero di pazienti che aiuta.
Lui poi lo sa fare con calma e flemma dal mattino alle 7 alla sera alle 22, con un "self control" davvero invidiabile.


Gia' ci stiamo chiedendo con ansia quando Luciano potra' tornare e quando potremo riprendere gli appuntamenti per lui.
A mo' di esempio della sua importanza tra di noi cito solo un paziente, plurifratturato per tre volte, con impianti rotti in sede da mesi, e difficilissimo da operare.
Luciano, con la sua pazienza e con i pochi mezzi a nostra disposizione, e' riuscito a sistemare pure questo paziente, dopo cinque ore di intervento e dopo una perdita ematica di almeno due litri. Oggi lo abbiamo dimesso; sorrideva, ringraziava e camminava con le sue gambe.
Grazie quindi di cuore a Luciano, alla sua generosita', alla sua energia che sembra non finire mai e che fiacca anche le mie risorse fisiche.
Grazie a Davide. specializzando in ortopedia e molto motivato: ha aiutato Luciano in modo molto efficace e credo anche che abbia acquisito nuove conoscenze e tanta esperienza qui a Chaaria.
Non posso poi non ringraziare Nietta per il suo umile e costante lavoro nel reparto di Medicina: manchera' a tutto il personale.
Un grazie speciale a nome dei Buoni Figli a Francesca e Michela per l'amoroso servizio da loro svolto.
Tornate presto, mi raccomando!!!

Fr Beppe


Nessun commento:


Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


Guarda il video....