mercoledì 24 ottobre 2018

Qualche notizia in più sull'orfanella accolta ieri

La famiglia ci ha detto che la piccola si chiama Esther.. Sua madre si chiamava Monicah.

In realta' non sappiamo il nome del padre che si e' dato alla macchia dopo la gravidanza. Monicah era quindi una ragazza-madre.
La famiglia proviene dalle zone Nord del Meru, non lontanissimo da Tuuru.
La data estatta del parto e' il primo ottobre 2018, per cui al momento Esther ha circa tre settimane.
Monicah aveva partorito in una maternita' rurale della zona, ma era poi andata incontro alla grave complicazione dell'emorragia post-partum, che in quella struttura non erano riusciti a controllare.
La donna era quindi morta di anemia.
La piccola ci e' stata portata dai parenti, i quali ci hanno chiesto di tenerla per quanto piu' tempo possiamo, in quanto essi sono molto poveri.e non hanno mezzi economici per prendersi cura di lei.
Non la abbiamo accolta con prontezza, ma abbiamo chiesto ai parenti di non sparire...cosa che a volte purtroppo succede!
La bimba sta bene e sembra che il nostro latte in polvere le piaccia molto.

Fr Beppe

Nessun commento:


Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


Guarda il video....