domenica 25 ottobre 2009

Malattia psichiatrica a Chaaria

Il numero di malati con disturbi gravi del comportamento è certamente elevato. Non sono in grado di fare dei paragoni e di sostenere che siano più numerosi qui che in Europa.
Dalla tabella seguente si evince che praticamente ogni giorno siamo di fronte a qualche caso del genere. Il numero delle ammissioni potrebbe essere anche più elevato, ma a volte cerchiamo di resistere alle richieste di ricovero da parte dei parenti, perchè non ci sentiamo una struttura sufficientemente attrezzata. A volte questi malati sono violenti nei confronti degli altri. Altre volte richiedono un totale isolamento che non possiamo offrire. Spesso poi distruggono le strutture, anche murarie, dell’ospedale, o magari scappano di notte quando il personale e’ ridotto. Per loro ci vorrebbe un numero di infermieri ben superiore a quanto possiamo offrire.
Altro rischio che corriamo quando ammettiamo in reparto questi malati è di dover ricorrere a sedazioni eccessive che in pratica servono più a noi per calmarli ed evitare la violenza, che non a loro stessi, per guarire. Onestamente, poi, il fatto di non avere uno psichiatra nel nostro staff limita enormemente le nostre capacità diagnostiche. 



PERCENTUALE MALATI
PSICHIATRICI IN AMBULATORIO
20-30%
PERCENTUALE MALATI PSICHIATRICI NEI REPARTI
25-40%


Nella maggior parte dei casi si tratta di malattie psichiatriche gravi. Mi manca una vera classificazione, ma nella tabella seguente ho cercato di indicare i problemi più frequentemente rilevati. Non ho incluso nella tavola la demenza senile, che comunque è comune nei nostri reparti: ricoveriamo infatti molti anziani dopo ictus, a motivo di fisioterapia o per la cura di ulcere da decubito.
Un paziente con una situazione organica grave normalmente presenta una triade abbastanza tipica di sintomi:
Perdita di autostima (esempio: ‘son buono a nulla’)
Visione negativa della vita presente (esempio: ‘la mia vita non ha significato’)
Mancanza di speranza per il futuro (esempio: ‘non c’è più niente per me in futuro’)

DISTURBI ORGANICI PIU’ FREQUENTEMENTE RILEVATI

Delirio
Il più delle volte secondario a malaria cerebrale. Quasi sempre regredisce con la terapia.
In rari casi il delirio persiste, fino a stati di demenza
Abuso di sostanze
Non abbiamo quasi mai notato disturbi mentali secondari all’assunzione di miraa. Invece il fumare bamgh (un oppiaceo) o l’assunzione di bevande alcooliche che lo contengono porta spesso a disturbi allucinatori gravi, e a turbe del comportamento di tipo aggressivo.
Schizofrenia e disturbi psicotici
Sono comuni, e spesso hanno un andamento familiare. Frequenti sono i casi di psicosi post partum che poi non regrediscono. Questi pazienti hanno sovente deliri a sfondo religioso (vedere il diavolo) o con allucinazioni visive o uditive di tipo violento (qualcuno mi vuol uccidere).
Disordini del tono dell’umore
Comune è lo stato depressivo. Ma non mancano i malati con disturbi bipolari (ciclotimia o psicosi maniaco-depressiva)




Oltre ai problemi organici sono anche comuni le nevrosi con sintomi psicosomatici, che il paziente riferisce come dolore generalizzato e poco definibile (la classica panalgia dell’ipocondriaco).
Il cliente psicosomatico è il più difficile da aiutare perchè richiederà farmaci in continuazione e non migliorerà mai. Spesso avrà già assunto così tante medicine che e’ lui stesso a dire al medico: “questo no. L’ho già preso e non mi ha fatto niente”. Si tratta di persone che dopo un po’ di tempo cambieranno medico, magari con l’idea che in quell’ospedale non sono stati capaci di comprenderlo.
Esempi dei sintomi psicosomatici più frequenti a Chaaria:
Dolore (mal di schiena, dolore toracico, mal di pancia e cefalea)
Stato di perenne affaticamento
Vertigini
‘Attacchi epilettici’, che però non sono tali ad un occhio esperto; sentirsi debole fino a svenire.
Sindrome del colon irritabile; sintomi che simulano un’ulcera peptica.
Esagerato dolore premestruale e dolore pelvico cronico
 
PROBLEMI LEGATI ALLA TERAPIA
In fatto di medicine siamo abbastanza mal messi, in quanto i farmaci a disposizione sono pochi:


Stabilizzatori dell’umore
Alloperidolo (Serenase) in compresse e fiale.
Lo abbiamo anche in forma depot da iniettare una volta al mese

Lo usiamo in caso di ciclotimia e delirio
Carbamazepina (Tegretol)
Oltre che come farmaco antiepilettico lo usiamo come stabilizzatore dell’umore in sindromi maniaco depressive
Sodio valproate (Depakin)
Come profilassi della ciclotimia oltre che come farmaco anticomiziale
Ansiolitici
Benzodiazepine in compresse e fiale
Disturbi ansiosi insonnia
Syndrome da astinenza da alcoolici
Antidepressivi
Amitriptilina compresse
Stati di depressione
Neurolettici
Clorpromazina (Largactil) in compresse e fiale.
Prometazina in compresse e fiale
Nei casi di delirio grave e di violenza verso gli altri




Si tratta comunque sempre di pazienti difficili, e spesso scoraggianti soprattutto perchè spesso smetteranno la terapia dopo la dimissione ed i casi di recidiva saranno moltissimi.


Fr Beppe



PS: La comunità di Chaaria ringrazia gli organizzatori della iniziativa MUSIC 4 KENYA, per essersi ricordati di Chaaria anche quest’anno.

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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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