Con la sua venuta a Chaaria, e’ come se lo
sciopero degli altri ospedali fosse ricominciato: abbiamo fiumane di gente che
chiedere di essere operata.
Grazie alla sua estrema bravura ed alla
grandissima competenza delle anestesiste pavesi Federica e Raffaella, le
operazioni che affrontiamo tutti i giorni sono molto complesse: tiroidectomie,
tumori dello stomaco, tumori del retto, tumori dell’endometrio.
Tutto questo naturalmente va solo ad
aggiungersi alla chirurgia di media difficolta’ come ernie, prostate, mammelle,
cisti ovariche, ecc.
E come non ricordare che ogni giorno (ed
ogni notte) abbiamo sempre la spada di Damocle dei 3-4 cesarei di emergenza, ed
innumerevoli raschiamenti uterini!
Le liste operatorie sono in genere molto
esigenti; di pranzo non se ne parla neppure ed a cena si arriva sovente dopo le
nove di sera.
Tra un intervento e l’altro bisogna poi
pensare alle visite ambulatoriali, alle ecografie, alle gastro-colonscopie, ed
al reparto: tutto cio’ per darvi un’idea della grandissima pressione lavorativa
a cui siamo sottoposti.
La collaborazione con le ragazze della sala
e’ sempre ottima, e questo certamente aiuta moltissimo.
Da segnalare anche l’estrema difficolta’ che
le addette alla lavandera e la
nostra Juliana incontrano nel tenere il passo con il numero di interventi
chirurgici: lavare, sterilizzare e preparare le garze costituiscono un settore
nascosto ed umile con cui dobbiamo essere sempre all’unisono per poter
mantenere un ritmo operatorio del genere.
E come non pensare all’approvvigionamento
di ossigeno e di farmaci anestetici!
E’ quindi un momento molto esigente ed
anche esaltante in cui ancora una volta tocchiamo con mano il grande aiuto che
Chaaria sta dando alle popolazioni di questo angolo d’Africa.
Ed ancora una volta diciamo grazie ai
volontari per quanto ci donano.
PS: proprio nell’ottica del nostro continuo
grazie ai volontari, ci uniamo idealmente con la riunione formativa della
Associazione a Torino, ed esprimiamo la nostra riconoscenza sia alle persone
che vi parteciperanno, e sia soprattutto agli organizzatori e relatori. Buon
lavoro a tutti gli amici di Torino!
Un particolare abbraccio agli amici
siciliani che hanno deciso di andare fino a Torino per l’incontro.
Fr Beppe Gaido
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