Tutti invecchiamo, ed
invecchiando peggioriamo... ed anche lui.
Con il passare degli
anni, sempre piu’ diventa difficile da gestire e controllare.
Da persona calma e molto
servizievole verso tutti, con la senescenza il nostro Mururu sta diventando
sempre piu’ ossessivo.
La sua ossessione
principale e’ quella di andare a casa.
Anni fa gli bastava
andarci una volta al mese... ma ora e’ un continuo!
Lo mandi a casa oggi e ci
rimane per due giorni al massimo. Torna felicissimo, ma il tempo della sua
euforia si riduce con il passare dei mesi. Poche ore dopo il ritorno al Centro
comincia a inventare storie inverosimili di malattie tra i suoi familiari, di
incidenti gravissimi, di furti nel suo campo, in modo da commuoverti a lasciarlo partire nuovamente. Se non
glielo permetti scappa e raggiunge i familiari a piedi.
Ora voi mi chiederete: ma
perche’ non lo lasciate andare tutte le volte che vuole?
Il problema e’ che i suoi
fratelli non lo vogliono, ed a loro Mururu da’ solo fastidio.
Se sta piu’ di due giorni
a casa, torna sporco e pieno di pidocchi.
Per cui dobbiamo sempre
cercare dei diversivi che gli permettano di non pensare alla famiglia: il
lavoro in cucina, l’aiutare a fare i letti; l’imboccare i ragazzi del Centro
piu’ gravi di lui; il laboratorio occupazionale. Ma Mururu diventa sempre piu’
scostante e si stanca subito, scappandoti da sotto gli occhi.
Altro comportamento
ossessivo che sta prendendo una piega sempre piu’ difficile da gestire e’ il
fatto che Mururu ama venire in ospedale o recarsi in parrocchia.
Lui e’ un simpaticone e
all’inizio gli dai corda e lo incoraggi, perche’ tra l’altro Mururu sa essere
molto gratificante..., ma questo puo’ essere un gravissimo errore, in quanto
lui e’ perseverativo e se gli concedi attenzione, poi non ti molla piu’. Non
capira’ affatto che tu hai da fare e che i tuoi pazienti stanno aspettando:
Mururu si piantera’ nel tuo studio e non si muovera’ piu’. Ogni giorno poi
arrivera’ con richieste via via piu’ difficili da soddisfare: si comincera’ da un
foglio di carta, poi si continuera’ con un libro, per arrivare in seguito ad
una penna e quindi ad un saccco di soldi di cui non conosce realmente il
significato... a questo punto, se dici di no o lo spingi fuori dal tuo studio,
Mururu si mettera’ a piangere disperato!
Ne ha fatto esperienza
anche il nostro parroco, che ha sempre dimostrato verso Mururu un atteggiamento
veramente paterno. Lo ha eletto chierichetto e responsabile della comunita
cristiana del Centro Buoni Figli. Ma ora anche lui ha problemi, perche’ Mururu
lo va a disturbare in ufficio a tutte le ore e rifiuta di andarsene, anche
quando il sacerdote e’ impegnato in colloqui delicati. Poi va nelle classi della
scuola parrocchiale e disturba gli allievi. Adesso anche il parroco, che per il
passato sempre accoglieva Mururu, si e’ accorto che, se gli dai una mano, lui
ti prende il braccio e ti schiavizza.
Per cui la promozione
umana di Mururu e’ davvero difficile, e lo sta diventando sempre piu’: certamente
lo desideri tuo amico, ma non riesci a dargli dei limiti; sei felice che vada a
casa, ma non puoi farlo ragionare sul fatto che i suoi non lo vogliono; e’
bello che sia stato molto valorizzato dal parroco, ma anche in questo campo
Mururu dilaga e fa si’ che il prete non riesca piu’ a far niente se lui gli
arriva tra capo e collo.
Mururu ha bisogno di un
progetto educativo mirato, con una persona primariamente incaricata di
interessarlo e tenerlo mentalmente stimolato da mattino a sera... ma questo a
Chaaria non e’ proponibile, ed anche con lui facciamo quello che possiamo,
lasciando il resto alla Divina Provvidenza.
Fr Beppe
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