venerdì 13 luglio 2012

L'attività odontoiatrica a Chaaria


Come dentista di seconda classe, spesso aiuto Mercy nella attivita’ estrattiva.
Infatti lei sempre piu’ deve dedicarsi alla conservativa, che le richiede un alto consumo di tempo.
I dati percentuali che presentiamo oggi nel grafico non sono certo un punto di arrivo. Dobbiamo ancora lavorare tantissimo per ridurre il numero di estrazioni! Tuttavia esserci mantenuti quasi sempre attorno al 30% con la conservativa nella prima meta’ del 2012, non e’ comunque un risultato da buttare.
Bisogna considerare molti fattori nel valutare il 70% di estrazioni:
1. spesso i pazienti proprio non vogliono la conservativa
2. molte volte invece la chiedono, ma vengono in ospedale cosi’ tardi che il dente e’ totalmente distrutto e non si puo’ assolutamente salvarlo
3. La maggior parte delle nostre estrazioni riguarda secondi e terzi molari, dove per adesso non proponiamo conservativa
4. Mercy poi e’ da sola ed ha un carico di pazienti che oscilla tra i 20 ed i 30 al giorno e quindi spesso ha problemi a fare piu’ di 5 o 6 cure canalari al giorno.
Le ho comunque detto di dare sempre la precedenza alle cure, e di chiamarmi a finire le estrazioni quando si trova in grave difficulta’ con il numero dei clienti.
Speriamo di poter puntare ad un 40% di cure conservative per il secondo semestre di quest’anno.
Fr Beppe

Nessun commento:


Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


Guarda il video....