giovedì 5 luglio 2012
Lettera da Franco Guidobaldi
Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.
Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.
Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.
Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.
Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.
E poi, andare dove?
Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.
Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.
Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.
Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.
Questo è quello che facciamo, ogni giorno.
Fratel Beppe Gaido
2 commenti:
Vi volevo ringraziare perchè avete migliorato mio zio in tutti i sensi.
Tutte queste cose che fate per i bambini e per le persone dell'ospedale di Chaaria sono a dir poco fantastiche!
Fra un po' di anni verrò anche io molto volentieri ad aiutarvi!!
Grazie di cuore
Un bacione
Io sono una volontaria al Cottolengo centre di Langata e ho conosciuto Franco durante la mia visita a Chaaria, sono arrivata lì con lui che durante la sua prima giornata mi ha gentilmente fatto conoscere tutto quello che comprende il microcosmo Chaaria...io l'ho affettuosamente definito per quel giorno il mio "tutor"...devo dirgli grazie prima perchè come medico, senza nessun pregiudizio mi ha fatto capire che in una realtà come quella l'ospedale di Chaaria rappresenta una grande opportunità per le persone di curarsi, e poi perchè come uomo,attraverso il suo sguardo pieno d'amore verso tutte le persone che s'impegnano dentro quella struttura mi ha aiutata a sentirmi parte di una famiglia.Pamela
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