Ann era stata ricoverata in un altro
ospedale per tre giorni a causa di dolori addominali in gravidanza. Le era
stata fatta una ecografia, e la diagnosi posta era stata quella di travaglio pretermine
a 16 settimane di eta’ gestazionale.
Ma i dolori non erano migliorati affatto con
le terapie somministrate nella suddetta struttura, ragion per cui Ann aveva
chiesto la dimissione.
E’ arrivata a Chaaria alle due di ieri
pomeriggio, piegata in due dal male.
Ho visto il referto ecografico, ma il tipo
di contrazioni ed il malessere generale della malata mi sembravano poco compatibili
con un travaglio pretermine. Inoltre Ann era ceratmente molto anemica anche se
l’emoglobinometro leggeva 7 grammi per decilitro.
Ho fatto sdraiare la paziente sulla barella
e la palpazione addominale suscitava un dolore diffuso di tipo peritonitico… la
diagnosi precedente mi sembrava sempre piu’ improbabile, anche se la palpazione
uterina poteva piu’ o meno corrispondere all’eta’ gestazionale segnalata
nell’altra struttura.
Ho rifatto l’eco e la realta’ mi si e’
presentata abbastanza chiara sin dall’inizio, pur con connotazioni molto rare:
il feto c’era ed era vivo, ma era contenuto in una cavita’ che si trovava
cranialmente all’utero, che invece appariva piccolo e vuoto.
In cavita’ peritoneale c’era del liquido
libero, che alla paracentesi esplorativa ho confermato essere sangue. Si
trattava certamente di una gravidanza ectopica, anche se un feto cosi’ grande e
vitale ne faceva un caso molto raro. Ho pensato ad una gravidanza extrauterina
addominale.
Il feto era vivo, ma il fatto che ci fosse
un emoperitoneo imponeva una laparatomia urgente, per evitare che la donna
morisse di emorragia interna.
La nostra sorpresa e’ continuata dopo
l’apertura della pancia:
l’ectopica non era addominale, ma cornuale; da una parte gia’ si era lacerata,
ed era in corso un sanguinamento arterioso.
Ho provato a fare la salpingotomia,
estraendo il sacco amniotico ancora intero ed il suo contenuto, e poi
risuturando la tuba. Ho tentato di risparmiare l’anatomia il piu’ possibile, in
quanto la povera Ann non ha figli e, precedentemente alla gravidanza extra di
oggi, gia’ aveva avuto un aborto.
L’abbiamo dovuta trasfondere ma adesso le
sue condizioni sono stabili e non ha piu’ dolore.
Ho segnalato questo caso perche’ si tratta
di un evento molto raro: normalmente una gravidanza cornuale rompe ad 8
settimane di eta’ gestazionale.
Inoltre mi sembra bello che a Chaaria siamo
riusciti a risolvere subito una situazione misconosciuta nel precedente
ospedale ma potenzialmente letale per la paziente.
Fr Beppe
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