L'evento di oggi è sponsorizzato da una multinazionale del farmaco, e ci troviamo in un pub a "molte stelle". Sul muro ci sono vari poster che presentano i prodotti della ditta che ci ha invitati, e sul nostro tavolo troviamo una serie di articoli riguardanti i vari farmaci, una cartellina trasparente in plastica su cui appare a chiare lettere il nome del loro prodotto principale, ed una biro anch'essa carica di messaggi commerciali.domenica 26 gennaio 2014
La forbice tra i ricchi ed i poveri
L'evento di oggi è sponsorizzato da una multinazionale del farmaco, e ci troviamo in un pub a "molte stelle". Sul muro ci sono vari poster che presentano i prodotti della ditta che ci ha invitati, e sul nostro tavolo troviamo una serie di articoli riguardanti i vari farmaci, una cartellina trasparente in plastica su cui appare a chiare lettere il nome del loro prodotto principale, ed una biro anch'essa carica di messaggi commerciali.Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.
Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.
Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.
Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.
Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.
E poi, andare dove?
Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.
Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.
Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.
Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.
Questo è quello che facciamo, ogni giorno.
Fratel Beppe Gaido

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