Non possiamo certamente paragonare l’afflusso di gente che abbiamo avuto in questa giornata memorabile con quello che oggi è stato registrato in Vaticano per la Canonizzazione di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II, ma nel nostro piccolo abbiamo "incassato" un bel bagno di folla: certamente oggi c'erano più di 1500 fedeli.domenica 27 aprile 2014
La solennità di San Giuseppe Cottolengo
Non possiamo certamente paragonare l’afflusso di gente che abbiamo avuto in questa giornata memorabile con quello che oggi è stato registrato in Vaticano per la Canonizzazione di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II, ma nel nostro piccolo abbiamo "incassato" un bel bagno di folla: certamente oggi c'erano più di 1500 fedeli.Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.
Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.
Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.
Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.
Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.
E poi, andare dove?
Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.
Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.
Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.
Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.
Questo è quello che facciamo, ogni giorno.
Fratel Beppe Gaido


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