Invece si trattata sì di volvolo che interessava gli ultimi 60 cm dell’ileo: purtroppo però le condizioni dell’intestino erano pessime, con segni di strangolamento e necrosi. Dopo aver “srotolato” il volvolo, a nulla sono valsi i nostri tentativi di “rianimare” quell’ansa: non ha ripreso colore e non ha dato segni di vita. E’ stato quindi necessario procedere ad amputazione del cieco e resezione di circa 60 cm di ileo terminale. Abbiamo quindi dovuto fare una non facile anastomosi ileo-colica sull’ascendente.
giovedì 24 aprile 2014
Quattro in due giorni
Invece si trattata sì di volvolo che interessava gli ultimi 60 cm dell’ileo: purtroppo però le condizioni dell’intestino erano pessime, con segni di strangolamento e necrosi. Dopo aver “srotolato” il volvolo, a nulla sono valsi i nostri tentativi di “rianimare” quell’ansa: non ha ripreso colore e non ha dato segni di vita. E’ stato quindi necessario procedere ad amputazione del cieco e resezione di circa 60 cm di ileo terminale. Abbiamo quindi dovuto fare una non facile anastomosi ileo-colica sull’ascendente.
Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.
Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.
Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.
Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.
Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.
E poi, andare dove?
Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.
Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.
Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.
Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.
Questo è quello che facciamo, ogni giorno.
Fratel Beppe Gaido
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