Rimane comunque il fatto che nei dintorni di Chaaria c’è tanto alcoolismo ed alla sera è possibile imbattesi in persone ubriache ed a volte violente.
Due giorni fa abbiamo ricoverato una bimba di 11 anni violentata da un giovane ora già sotto custodia della polizia.
I tagli da machete sono abbastanza comuni anche in quest’ultimo periodo.
Oggi abbiamo un cadavere in obitorio, morto a Nkandone (due chilometri da Chaaria market) per ferite da arma da fuoco.
Con tale descrizione non intendiamo fare nessuna opera di terrorismo.
Intendiamo solo dire ai volontari che è cosa buona che essi ci informino quando escono. Pensiamo che il termine “informare” sia quello più corretto: infatti noi non pensiamo che ci debbano chiedere il permesso.
E’ frequente sentire da qualcuno la frase: “ci hanno detto che dobbiamo chiedere il permesso anche per andare a correre al mattino”... non si tratta di chiedere il permesso; non siamo certo
all’asilo!
Il fatto è che a noi fa piacere sapere se i volontari sono all’interno o all’esterno della missione, perchè è auspicaile che non capiti mai nulla, ma allo stesso tempo è importante essere al corrente dei loro spostamenti.
Da parte nostra non si tratta di dare o non dare un permesso.
Potrebbe essere semplicemente anche l’occasione per dare un consiglio, sia sugli orari da evitare per le uscite, e sia sui posti un po’ più rischiosi del circondario.
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