Per i contadini è certamente una benedizione, visto che in molte parti del Kenya non piove da più di un anno e circa un milione di persone sono alla fame e sopravvivono solo grazie agli aiuti alimentari del governo.
Penso soprattutto al Turkana, dove ci sono dei morti di fame e stenti, e dove anche il bestiame sta soccombendo alla mancanza d'acqua. Me lo dicono i pazienti che vengono dal Nord: affermano che la situazione è tremenda.
Per noi che dobbiamo gestire la missione e l'ospedale la stagione delle piogge è comunque sempre un periodo difficilissimo: la corrente elettrica è davvero precaria e normalmente siamo senza energia elettrica per ore ed ore sia di giorno che di notte (anche ora i generatori stanno rombando; io non posso andare a letto perchè aspetto che le infermiere del turno di notte finiscano di distribuire le medicine prima di spegnere i gruppi autogeni e lasciare l'ospedale alla luce fioca dei pannelli). I generatori sono allo stremo e di notte è la norma ormai avere solo i pannelli solari, a meno che ci sia un'emergenza in sala.
Le strade sono impraticabili e sovente non riusciamo a spostarci perchè ci impantaniamo nel fango: le compere, un trasferimento ad un altro ospedale, andare a prendere il sangue alla banca, fare i raggi per i nostri malati a Meru... tutto diventa problematico e difficoltoso.
lo stesso problema lo incontrano i pazienti che dalle loro abitazioni non riescono a raggiungerci, per cui l'ospedale non sta lavorando al cento per cento, pur essendo comunque sempre impegnativo. La cosa che mi fa star più male è che ci sono malati a casa senza terapie, e noi potremmo aiutarli... ma le strade impraticabili ce lo impediscono e ci separano da loro.
Ma la pioggia è necessaria per le coltivazioni ed è certamente un dono di Dio anche per la nostra shamba: in questo momento la sento scrosciare sul tetto del dispensario e so che molti contadini nelle loro case prive di corrente elettrica sono già a letto e la sentono con gioia sui loro tetti: loro non hanno il problema del superlavoro dei generatori, oppure quello delle sterilizzatrici, delle incubatrici, dell'emoteca, delle celle frigorifere in mortuario che non possono funzionare solo con i pannelli solari... nel nostro caso devo ammettere che la pioggia è pure una fonte di nuovo stress e preoccupazione.
Fr Beppe
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