sabato 27 dicembre 2014
Collaborazioni a distanza
Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.
Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.
Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.
Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.
Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.
E poi, andare dove?
Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.
Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.
Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.
Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.
Questo è quello che facciamo, ogni giorno.
Fratel Beppe Gaido
1 commento:
"Cerchiamo sempre di spiegare alla Formazione che non ci di può trincerare dietro a generici "ah... Cosa darei per andare a chaaria". Chi veramente vuole, vada. E chi proprio non può, può comunque aiutare TANTISSIMO da qui : raccolta fondi, diffusione del tuo libri, selezioni volontarii, giornate di formazione, mille idee da far andare avanti.. Chi ha proposto e progettato i calendario, chi o portachiavi, chi si occupa del sito... Anche da qui SI PUÒ E SI DEve fare tanto!!!"
Marialuisa
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