Quest’anno la raccolta
fondi è stata dedicata al supporto di mamma e bambino nelle missioni
cottolenghine, ed anche Chaaria ha ricevuto una sostanziale offerta che ci aiuterà
tantissimo in vari ambiti del nostro operato in tale settore: con l’offerta ricevuta
offriremo terapie ospedaliere gratuite ai più poveri, pagheremo parte delle
medicine alle persone che non se le possono permettere, daremo servizi di
maternità gratuiti per le mamme più povere, sposorizzeremo il costo del nido
per i bimbi pretermine che devono stare in incubatrice per molti mesi, faremo
operazioni chirurgiche gratuite ai bimbi meno abbienti.mercoledì 21 gennaio 2015
Iniziativa "Mama Mama" dell'ufficio Donazioni Cottolengo
Quest’anno la raccolta
fondi è stata dedicata al supporto di mamma e bambino nelle missioni
cottolenghine, ed anche Chaaria ha ricevuto una sostanziale offerta che ci aiuterà
tantissimo in vari ambiti del nostro operato in tale settore: con l’offerta ricevuta
offriremo terapie ospedaliere gratuite ai più poveri, pagheremo parte delle
medicine alle persone che non se le possono permettere, daremo servizi di
maternità gratuiti per le mamme più povere, sposorizzeremo il costo del nido
per i bimbi pretermine che devono stare in incubatrice per molti mesi, faremo
operazioni chirurgiche gratuite ai bimbi meno abbienti.Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.
Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.
Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.
Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.
Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.
E poi, andare dove?
Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.
Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.
Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.
Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.
Questo è quello che facciamo, ogni giorno.
Fratel Beppe Gaido
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