Le pazienti cesarizzate
degli ultimi due giorni continuano il loro decorso nella vecchia stanza di
degenza, mentre i nuovi casi sono già stati tutti ricoverati nella nuova
struttura che appare bella ed accogliente.venerdì 27 febbraio 2015
Entrati nella nuova maternita’
Le pazienti cesarizzate
degli ultimi due giorni continuano il loro decorso nella vecchia stanza di
degenza, mentre i nuovi casi sono già stati tutti ricoverati nella nuova
struttura che appare bella ed accogliente.Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.
Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.
Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.
Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.
Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.
E poi, andare dove?
Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.
Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.
Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.
Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.
Questo è quello che facciamo, ogni giorno.
Fratel Beppe Gaido







2 commenti:
un altro sogno realizzato. Continuiamo a sognare
Finalmente un altro sogno per Chaaria si è realizzato.
Sono veramente felice per tutti i neonati e le loro mamme.
Spero di poter ancora una volta tornare.
Un abbraccio a te e a tutta la Comunità di Chaaria
Roberto Cavallini
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