Basta che piova per una notte intera e pensare di spostarci nella stagione delle piogge diventa un incubo.
Le strade si trasformano in stagni di fango ed acqua in cui l'automobile sprofonda fino a toccare terra con l'albero motore.
Quella che durante l'anno è la "polvere rossa" che ti entra in tutti i pori, adesso diventa un fango viscido e saponoso su cui la vettura slitta come sul ghiaccio.
A volte le nostra potenti auto a "quattro ruote motrici" che la farebbero anche a continuare nel loro lento incedere, ma la strada è sbarrata da un'altra vettura impantanata e messa di traverso.
Sovente il problema più grande non siamo noi ad averlo, ma quelli davanti a noi, che però ci bloccano la strada e ci impediscono di continuare. Diventa allora una specie di cordata in cui tutti scendono nel fango, si sporcano fino alle orecchie e si impegnano per tirar fuori un veicolo da un fosso, anche per fare in modo che gli altri possano passare a loro volta.
I nostri "nemici" stradali principali nella stagione delle piogge sono certamente i camion: sono pesanti, vecchi e senza le quattro ruote motrici.
Se te ne trovi uno impiantato davanti, sei completamente finito e rischi di passare la notte in vettura: è infatti completamente impensabile trainare un mezzo pesante con una vettura più piccola che a sua volta scivola sul fango.
Nella stagione delle piogge diventa una tragedia dover andare a Meru per far fare i raggi ai nostri pazienti, oppure per comprare cibo, ossigeno, medicine, diesel per i generatori od altre cose necessarie al funzionamento dell'ospedale.
Sai quando esci dal cancello, ma non sai se ci ritornerai...e soprattutto non sai quando.
Pure andare a lezione a Meru il mercoledì sera diventa un terno al lotto: questa settimana per esempio sono riuscito miracolosamente a rientrare, pur avendo incontrato ben due camion impantanati in punti diversi della strada...ma per farlo, ho dovuto rischiare grosso ed
entrare con la macchina in un torrente che fiancheggiava la strada; per fortuna l'acqua e la corrente non erano eccessive e sono riuscito ad uscirne senza grossi problemi e senza danneggiare il veicolo.
La stagione delle piogge è certamente una benedizione per la campagna e per i contadini: per noi e per i malati che non riescono a raggiungere l'ospedale è certamente anche un periodo molto difficile.
Quando piove. si sente anche un po' più soli ed isolati dal mondo; di notte ci fanno comunque compagnia migliaia di grilli, cicale e rospi, che intonano cantilene infinite mescolate al rumore dell'acqua che scende dal cielo a secchiate.
Fr Beppe
1 commento:
Beppe non sei solo i pensieri ti sono accanto costantemente e i progetti per tornare sono già una realtà .
Un abbraccio a te e a tutto l'ospedale
Marco Massi
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