Domenica 31 dicembre e' stata una giornata senza tregua. Abbiamo dovuto operare a piu' non posso perche' continuavamo a ricevere emergenze, soprattutto ortopediche ed ostetriche. Come era gia' successo a Natale e Santo Stefano, l'ambulatorio era strapieno di pazienti che ovviamente non sapevano dove poter andare se non a Chaaria.
Per quanto riguarda le fratture, penso proprio che quest'anno le vacanze di Natale abbiano portato ad un numero di incidenti della strada davvero spropositato.
Ogni giorno abbiamo accolto persone con fratture varie, spesso esposte: non si poteva aspettare e bisognava operare subito per evitare osteomielite e complicazioni molto serie.
Inoltre, se avessi voluto aspettare la fine delle festivita' per operare tutte queste fratture, certamente non avremmo piu' alcun posto letto.
A questo si sono aggiunti i deleteri effetti dell'alcool, che spesso annebbiano la mente degli uomini, li portano ad atti di violenza inconsulta, soprattutto con l'uso della panga: abbiamo dovuto suturare ferite di ogni tipo, riattaccare dei tendini recisi, mettere fili metallici nelle ossa per riparare mani distrutte dal machete. Purtroppo abbiamo dovuto anche amputare.
Ci sono stati anche tanti cesarei, aborti incompleti e gravidanze extrauterine...e qui ovviamente nessuno puo' discutere sulla natura assolutamente urgente dell'intervento chirurgico.
Anche oggi, primo giorno dell'anno, abbiamo operato soprattutto a motivo di assalti da machete; la maternita' e' stata impegnativa, anche se dopo il cesareo delle 15, poi e' stato abbastanza tranquillo e ci siamo potuti rilassare un po'.
Se penso alla settimana dal 24 dicembre fino ad oggi, la posso semplicemente definire una vera e propria maratona, senza un momento di vero riposo.
Ma questa e' la nostra missione: essere a disposizione del malati quando altri invece riposano e mancano dal lavoro a motivo delle feste.
Siamo orgogliosi di esserci sempre stati, in questa fine del 2017 ed inizio del 2018.
Per inciso, l'ultimo intervento del 2017 e' stato un cesareo (il neonato era un maschietto), mentre il primo intervento del 2018 e' stato per un'ernia strozzata.
Il primo bimbo nato a Chaaria nel 2018 era una femminuccia ed e nata anche lei con taglio cesareo a causa di un distress fetale.
Non ci auguriamo un 2018 piu' facile dell'anno appena concluso: non chiediamo meno lavoro, meno problemi e meno difficolta'.
Il nostro augurio per il 2018 e' di mantenere la carica motivazionale, di credere sempre che e' bello dare la vita per chi soffre e consumarsi completamente per loro.
Ci auguriamo che il Signore ci dia salute e forza, non per noi, ma per essere sempre pronti e scattanti nel servizio al povero che soffre.
fr Beppe
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