Iniziamo l'operazione programmata, ma non appena arrivo a clampare il legamento rotondo dell'utero, dalla maternita' telefonano in sala dicendo che e' arrivata da fuori una partoriente con presentazione podalica in primipara.mercoledì 28 marzo 2018
Il dramma di essere l'unico chirurgo
Iniziamo l'operazione programmata, ma non appena arrivo a clampare il legamento rotondo dell'utero, dalla maternita' telefonano in sala dicendo che e' arrivata da fuori una partoriente con presentazione podalica in primipara.Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.
Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.
Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.
Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.
Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.
E poi, andare dove?
Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.
Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.
Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.
Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.
Questo è quello che facciamo, ogni giorno.
Fratel Beppe Gaido
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