Qui inizia a piovere in modo quasi incomprensibile: quando vai a letto contempli un cielo mozzafiato, trapuntato da miliardi di stelle lucenti.
Magari ti perdi ad osservare una luna piena così luminosa da fare ombra. E poi improvvisamente non qualche goccia, ma milioni e milioni di secchi d’acqua da nuvole che sono apparse dal nulla ed hanno imbronciato il cielo in un baleno.
A volte, mentre ancora sei immerso nella contemplazione della stella del Sud che gioca con la mezzaluna, e ti fa pensare a qualche bandiera islamica, avverti un suono d’ acqua scrosciante sulle foglie di qualche bananeto lontano.
Questo è il momento di metterti a correre, perchè in un attimo quel rumore diventa sempre più vicino, finché ti trovi nel mezzo di un nubifragio. Spesso di giorno stai guidando e la strada è asciutta.
Poi davanti a te, in lontananza vedi un muro nero soverchiato da nuvoloni cupi e minacciosi. Ad un certo punto riesci a scorgere precisamente dove il temporale inizia con una netta linea di demarcazione tra il terreno asciutto e quello inzuppato.
E quindi entri nella pioggia di colpo, come se per magia avessi oltrepassato un muro di vetro... e quando sei tra le braccia dell’uragano, solo Dio sa quello che ti succederà.
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