L'abbiamo ricoverata alle due di questo pomeriggio con un fortissimo dolore addominale. Sembrava giovanissima ed impaurita: ed infatti aveva solo 16 anni.
Siccome aveva anche perdite, le abbiamo fatto un test di gravidanza che è risultato positivo.
L'ecografia dimostrava del liquido in cavità peritoneale, e la nostra prima ipotesi diagnostica è stata quella di gravidanza extrauterina.
Abbiamo quindi predisposto la sala ed abbiamo deciso di operarla in urgenza.
In addome però non abbiamo reperito sangue, come avrebbe dovuto essere se si fosse trattato di gravidanza extra. Abbiamo invece trovato tantissimo pus. La situazione era generalmente disastrosa, con aderenze che interessavano tutto l'intestino. Anche utero ed annessi erano murati al bacino da aderenze e da materiale purulento.
Abbiamo srotolato tutto l'intestino alla ricerca di una eventuale perforazione, ma non l'abbiamo trovata. Abbiamo fatto l'appendicectomia, anche se onestamente l'appendice ci sembrava più una vittima del pus in addome, piuttosto che la causa primitiva.
L'utero e le tube erano invece in condizioni tremende.
Dalla tuba di sinistra fuoriusciva pus in abbondanza.
Siamo quindi arrivati alla conclusione che la poveretta avesse una peritonite purulenta diffusa secondaria ad aborto settico.
Abbiamo lavato abbondantemente la cavità ed abbiamo richiuso l'addome.
Abbiamo quindi ultimato il nostro intervento con una revisione della cavità uterina che ha confermato la presenza di prodotti di concepimento con segni di sepsi avanzata.
Alexandra ora è in reparto e sembra tranquilla. Speriamo che ce la faccia, e non soccomba alla setticemia.
Prima che Jesse la addormentasse avevo avuto occasione di parlare con lei. Ha dovuto lasciare la scuola e lavorare in una bettola come cameriera. La sua famiglia è molto lontana.
Conoscendo il tipo di locali dove ha trovato il suo impegno, non mi stupisco più di tanto che Alexandra sia quasi stata ammazzata da una sepsi post-abortiva... ma ancora una volta mi vergogno un po' di essere un maschio, perchè immagino quanti uomini abbiano approfittato
di lei prima di ridurla allo stato in cui l'ho trovata oggi, ed immagino anche che lei non abbia mai potuto dire di no per paura di perdere il posto di lavoro.
Sono solo supposizioni, ma non riesco a togliermele dalla testa.
ps: nella foto la dottoressa Marisa Coggiola a Chaaria, un bel po' di anni fa.
Fr Beppe
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