mercoledì 30 gennaio 2019

Bonface

Era un giovane barbone di Chaaria.
Da anni lo conosciamo e gli diamo le medicine gratuitamente, essendo epilettico.
Più volte gli abbiamo tolto le pulci penetranti che continuano ad assalirlo perchè lui cammina sempre scalzo.
Abbiamo anche provato a sistemarlo con una famiglia, ma lui non e' resistito da nessuna parte, ed ha sentito il richiamo della strada.
Bonface era abbandonato dalla famiglia ed affetto da un grado lieve di deficit mentale. Era comunque tenero e mai violento.
Ieri camminava come al solito per strada ed era solo.
Nessuno sa cosa sia successo... probabilmente una crisi epilettica
quando era vicino al ruscello che separa l'ospedale da Chaaria Market.
Bonface è caduto nell'acqua, probabilmente sotto crisi epilettica, ed è morto soffocato in pochi centimetri d'acqua.
Ci sono rimasto male. Lo chiamavo "mwana", che significa "figlio".
Non so bene la sua età, ma certamente non era superiore ai 25 anni.
Ora Bonface è in Paradiso ed ha finito di gironzolare per Chaaria con i suoi vestiti stracciati.


Fr. Beppe Gaido

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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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