lunedì 20 maggio 2019

Ad un millimetro dalla morte

Abbiamo ricevuto Antony questa mattina. Era stato assalito poco prima da ignoti, dapprima con colpi di pietra alla testa e poi con una violenta pangata (o machetata) che gli ha aperto in due il padiglione auricolare e la parte destra del collo.
In un altro dispensario era stato suturato alla bell'e meglio con una grossa garza dentro la ferita del collo a scopo compressivo ed emostatico...ma sangue rosso ciliegia fuoriusciva tra i punti.
Lo abbiamo portato in sala, abbiamo fatto una anestesia generale ed abbiamo con prudenza aperto la ferita del collo.
Un importante flusso di sangue ci ha investiti e siamo stati presi dal panico.
Poi pian piano abbiamo ripreso la calma e siamo riusciti ad aver ragione del sanguinamento. Era un buchino di poco piu' di un millimetro sulla giugulare. Siamo riusciti a suturare il grosso vaso che sanguinava, anche se con molta difficolta'.
Il resto del lavoro e' stato lungo ed ha richiesto una precisa ricostruzione del padiglione auricolare, ma ormai eravamo tutti tranquilli perche' il grosso sanguinamento era stato controllato.

Fr Beppe

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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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