giovedì 15 ottobre 2009

Il nostro ringraziamento per Max e Grazia

Carissimi Grazia e Max,
Solo due parole per ringraziarvi di tutto quanto avete fatto per noi. Credo che le parole da voi pronunciate durante la cena di saluto siano state come un bellissimo sigillo, per una collaborazione che e’ ormai stabilizzata e che speriamo di poter continuare a lungo.
“Non vogliamo essere ringraziati – avete detto. –  Non siamo venuti qui non per sentirci dei benefattori, ma perche’ crediamo nel progetto di Chaaria e vogliamo sentirci parte di esso”.
E’ un pensiero molto bello, che testimonia bene tanti aspetti della nostra amicizia. Per esempio il fatto che Max non ha voluto operare, ma farmi operare. Ha deciso di assumere il ruolo di assistente e di mentore nello stesso tempo, sapendo che la cosa piu’ importante non e’ il vanto per i tanti interventi fatti, ma l’aver lasciato una nuova manualita’ con cui potremo continuare ad aiutare i bisognosi anche nei mesi in cui non ci sono volontari chirurghi.
Grazia si e’ data corpo ed anima per gli orfani. Ha escogitato strategie per far si’ che non si verifichino piu’ problemi che a volte possono essere pericolosi per i bambini: ha elaborato tabelle facilmente leggibili anche per i volontari che verranno, per la diluizione del latte in polvere. Ha stabilito con chiarezza alcune norme di igiene basilare che a volte nella fretta possiamo anche correre il rischio di dimenticare.
Poi sappiamo che Max e Grazia continueranno a lavorare per noi da Milano: siamo a conoscenza di una enorme donazione di fili di sutura di cui Max e’ il tramite e di cui lui stesso vi parlera’ quando tutto sara’ ufficializzato.
In sintesi, cari amici, vi sentiamo parte di noi e contiamo sulla vostra amicizia ed il vostro sostegno.


La comunita’ di Chaaria



CAESARIAN SECTIONS
38
MYOMECTOMY
2
LIPOMA
10
BIOPSIES
12
DILATION CURETTAGE (RASCHIAMENTO O RCU)
18
INCISION AND DRAINAGE AND SURGICAL TOILET
4
HEMORRHOIDECTOMY
3
HERNIORRHAPHY
9
FIBROADENOMA BREAST
1
AMPUTATIONS
1
PROSTATECTOMY
6
TENORRHATHY
4
SKIN GRAFTING
1
HYDROCELE
2
 

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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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