venerdì 20 novembre 2009

Anche lei si è fidata di noi

Questa mattina la decisione inaspettata. Jane era normalmente in servizio nel reparto di medicina generale. Ad un certo momento ha deciso di contattarmi perche’ non sentiva i movimenti fetali. E’ una primipara, e quindi e’ giustamente ansiosa ed inesperta.
Abbiamo fatto una ecografia urgente, ed abbiamo rilevato un battito cardiaco alternante tra 110 e 150 al minuto.
Jane sapeva di andare incontro ad un cesareo in quanto il feto era persistentemente rimasto in presentazione podalica... ma non immaginava che fosse oggi. Le ho detto che l’eta’ gestazionale era favorevole, in quanto ormai di 37 settimane... Ma lei non riusciva a decidersi. E’ andata a casa, ma poi e’ ritornata piangendo. Abbiamo rifatto l’eco, ed abbiamo rilevato che il battito era ancora piu’ irregolare.
“Non ti voglio forzare, ma ora il bambino e’ vivo. Domani non lo sappiamo!”
A questo punto Jane si e’ convinta e siamo entrati in sala alle ore 15. Dopo appena 20 minuti, Jane ha dato alla luce una femminuccia, dal peso di 2660 grammi, e dai polmoni molto forti, in quanto ha strillato immediatamente dopo la nascita.
Ringraziamo il Signore che tutto e’ andato per il meglio, e che ora anche Jane e’ una mamma felice.


Fr Beppe

Nessun commento:


Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


Guarda il video....