Certo, se pensiamo da dove siamo partiti, possiamo sentirci alquanto soddisfatti: era paralizzata ai quattro arti e muoveva solo la testa. Aveva le piaghe da decubito, e pareva dovesse morire da un momento all'altro.
In questi mesi Naomi è gradualmente migliorata. Ha ripreso l'uso delle mani, e pian piano anche la stazione eretta, con l'aiuto del girello.
Dal punto di vista medico, abbiamo prenotato la risonanza magnetica della colonna vertebrale, che dovrebbe essere eseguita ai primi di gennaio.
Con l'inizio del nuovo anno ho anche pensato che è ora per Naomi di ricominciare a studiare. Parlando con lei, abbiamo scelto la Gaitu Secondary School, che è a due passi dall'ospedale: pensiamo di proporle la scuola in regime di semiconvitto. La accompagneremo al mattino ed andremo a prenderla alla sera, in quanto non crediamo che sia in grado di gestirsi in un dormitorio. Frequenterà nuovamente la seconda superiore.
Questo al momento è tutto.
Ciò che la aiuta tanto è certamente un carattere solare ed ottimista, che la porta ad attaccarsi con gioia ad ogni minimo successo terapeutico. Guai se Naomi fosse una malinconica o una personalità tendente alla depressione!
Noi siamo più o meno sicuri che fisioterapia e pazienza siano le uniche vie praticabili, ma, se la risonanza dovesse far notare qualcosa di operabile (non diagnosticato in precedenza), certo non risparmieremo alcuno sforzo... neppure se si trattasse di portarla in Italia.
Colgo l'occasione per ringraziare, insieme a Naomi, i coniugi Buonanno, suoi genitori adottivi.
Fr Beppe
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