giovedì 3 giugno 2010

Naomi

E’ finalmente arrivato l’esito della risonanza magnetica di Naomi.
Tale esame è stato sponsorizzato completamente dalle offerte di Antonio, Luca e Lorena.
Grazie a tale metodica siamo ora certi che non ci sono lesioni occupanti spazio che possano comprimere parti del sistema nervoso centrale, con indicazioni per una soluzione chirurgica.
La RMN dell’encefalo è completamente normale, mentre quella del midollo spinale documenta semplicemente una atrofia diffusa, che forse potrebbe essere dovuta ad una mielite precedente (probabilmente virale, come la maggior parte delle nostre paralisi acute di tipo flaccido).
La risonanza quindi esclude che possa ritenersi utile un trasporto in Italia di Naomi per neurochirurgia. Dobbiamo solo insistere sulla fisioterapia ed incoraggiarla ad utilizzare al massimo le fibre nervose che non sono state danneggiate dal processo di natura sconosciuta che l’ha aggredita ormai quasi due anni fa.
Tenete conto che ora Naomi non necessita più del girello e può camminare per tratti abbastanza lunghi usando semplicemente le stampelle.
Inoltre i suoi risultati scolastici sono ottimi, ed al momento è la terza in graduatoria nella sua classe.
Colgo l’occasione per ringraziare tutti del sostegno dato a Naomi, che comunque dovrà rimanere in ospedale ancora a lungo, mentre continua la sua fisioterapia.
 
Fr Beppe Gaido



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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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