Anche ieri abbiamo avuto
un addome acuto tremendo, ed ancora una volta ho perso cinque anni della mia
vita nella tensione. Sempre ci sono le domande che ti poni: apro o mi astengo:
e’ un addome chirurgico o medico? La mando in un altro ospedale? Ma cosa faccio
se da questo ospedale lei gia’ ci viene, e la’ non hanno riconosciuto la
diagnosi e l’hanno dimessa?
E poi, un addome acuto
puo’ essere di tutto: da banali aderenze che puoi lisare senza problemi ad un
volvolo che semplicemente devi derotolare, ad una invaginazione che con
pazienza riesci a risolvere. Ma, dopo aver aperto l’addome, e’ possibile trovarsi
di fronte a delle anse necrotiche ed alla necessita’ di fare delle resezioni
intestinali in emergenza. Oppure puo’ essere una perforazione di ulcera
peptica, o una perforazione ileale da tifo, e devi quindi essere pronto a delle
rafie non semplici.
Il caso di ieri per
esempio alla fine era una brutta perforazione nei pressi della valvola
ileo-cecale: di suturare semplicemente non se ne poteva neppure parlare, perche’
la sutura non avrebbe tenuto. Abbiamo quindi dovuto fare un’amputazione del
retto, una resezione ileale di 20 cm, con susseguente anastomosi ileo colica
latero-laterale sull’ascendente.
E’ stato un’impresa dura
e lunghissima sia per me che per Giovanni, ma alla fine e’ stata una procedura
pulita e ben fatta.
Ora speriamo vivamente
che il post-operatorio non ci porti delle sorprese.
L’emergenza intestinale
per me costituisce tuttora il vero incubo e la spada di Damocle che sempre mi
grava sulla testa. E stranamente sembra che tali complicazioni siano in
aumento: forse si tratta di cambiamenti alimentari, o magari cio’ e’ legato al
fatto che la gente davvero si fida di noi e viene a cercare aiuto proprio qui.
L’appendicite, per
esempio, era una patologia praticamente a me sconosciuta nella Chaaria di dieci
anni fa: ora l’appendicectomia (per lo piu’ retrocecale e complicata) e’
un’urgenza piu’ frequante della gravidanza ectopica. La perforazione
intestinale da tifo segue a ruota l’incidenza della patologia appendicolare...
per non parlare delle ulcere duodenali perforate, che pensavo ormai “estinte”
dopo l’avvento degli inibitori di pompa, ed invece sono in aumento. E che dire
della patologia tumorale del tubo digerente che e’ al momento in incremento
esponenziale, e ci richiede a volte operazioni palliative (come gastrostomie,
digiunostomie, gastroenteroanastomosi), ed a volte chirurgia radicale (almeno quando
abbiamo chirurghi esperti dall’Italia).
Fr Beppe Gaido
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