Anche per gli internisti,
questo e’ un periodo molto intenso ed impegnativo.
I reparti sono
affollatissimi e non si corrono rischi di letti vuoti.
Lavorare a Chaaria per un
internista e’ per certi versi molto piu’ difficile che per un chirurgo, in
quanto il medico di reparto ha tutte le difficolta’ della comunicazione con i
pazienti, oltre che un “pattern” diverso di patologie rispetto all’Europa,
senza contare che le possibilita’ diagnostico-terapeutiche molto piu’ limitate.
Giovanni, specializzando
in Medicina Interna presso l’Universita’ di Palermo, si sta impegnando moltissimo e sta facendo davvero bene. La
sua buona conoscenza dell’Inglese e’ senza dubbio una parte essenziale della
sua efficace attivita’ clinica di volontariato. Inoltre il suo carattere
affabile ed umile lo rende ben accetto al nostro staff. Dal punto di vista
prettamente clinico, egli collabora con Anderson nel reparto donne, ma puo’
sempre avvalersi anche della consulenza del dott Pierantonio Visentin,
responsabile del reparto uomini.
Come per i suoi amici e
colleghi chirurghi, anche per Giovanni le giornate sono pienissime dal lunedi’
al sabato, ed pure lui sta contribuendo al miglioramento del nostro servizio,
soprattutto facendo si’ che tutte le degenti vengano visitate ogni giorno. Per
ragioni tecniche, preferisco sempre che un volontario internista non faccia
attivita’ ambulatoriale, in se’ molto piu’ complessa sia dal punto di vista
clinico che di abitudini culturali dei nostri clienti. In ambulatorio mi avvalgo soprattutto della
collaborazione del Dr Ogembo e del Dr Visentin.
Credo che il team
medico-chirurgico giunto a Chaaria da Catania sia altamente qualificato ed
ottimamente inserito nel non facile ritmo di Chaaria.
Oggi voglio segnalare
anche la presenza tra noi di Stefano, studente del Corso di Laurea in Scienze
Infermieristiche dell’Ospedale Santa Croce di Cuneo: e’ a Chaaria da alcuni
giorni per un lavoro di raccolta dati sulle patologie trasmesse dall’acqua. Lavora
quindi sulle nostre cartelle cliniche, oltre che sui registri del laboratorio e
dell’ambulatorio. La sua tesi prevede anche degli “stage” a Meru (per una
analisi della situazione idro-geologica) ed a Kiirua (per ulteriori dati
clinici). Lo abbiamo accolto su richiesta della direzione sanitaria del Santa
Croce (nella persona della dottoressa Lia Varetto), e della O.N.G. cuneese
L.VI.A. Credo che a Chaaria abbia trovato molto materiale a lui utile per la
tesi: pure questo aspetto didattico-accademico rende Chaaria una realta’
caleidoscopica e sempre in ribollimento. Con lui collaborano attivamente, in
qualita’ di consulenti, la volontaria Anna ed il nostro Antonio.
Fr Beppe Gaido
2 commenti:
Qui a Partinico siamo tutti orgogliosi di voi...ottimo spirito di sacrificio. Tenete duro e buon lavoro.
Sono orgogliosa di te e tutti voi...ottimo spirito di sacrificio. Continua così....
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