Jusufu era stato riferito
al nostro ospedale da un dispensario molto lontano per quello che gli
infermieri di tale struttura avevano definito uno sventramento.
Gia’ alla prima visita la
diagnosi mi era parsa improbabile: si trattava di un’enorme massa tondeggiante
al di sotto dell’ombelico, sulla linea mediana. Non vedevo anse disegnate sotto
la cute, e la massa mi appariva tonica e ben delimitata. Piu’ che a un
laparocele – tra l’altro non c’era una storia di intervento chirurgico precedente
– ho pensato ad un’ernia della linea alba.
Anche questa ipotesi mi
sembrava comunque piuttosto improbabile a motivo del fatto che tali ernie sono
normalmente molto piu’ piccole.
Dalla storia clinica
fornita dal paziente, pare che la massa sia cresciuta poco per volta ma in modo
costante. Inoltre non e’ mai stata particolarmente dolorosa.
Ho fatto l’ecografia e mi
sono convinto che si trattasse di un lipoma extrafasciale della parete
addominale.
Con una certa paura e con
qualche dubbio, ho quindi deciso di dire di si’ per l’intervento.
Siamo partiti con una
spinale alta, ed ho detto a Pasqualina che, in caso di sorprese, avremmo dovuto
essere pronti ad intubare il paziente ed a generalizzare l’anestesia.
Ho deciso per una incisione
a losanga della cute – che comunque sarebbe stata sovrabbondante – ed ho
cercato di raggiungere la fascia lateralmente
alla linea mediana.
Effettivamente sembrava
un lipoma, molto aderente sia alla cute che all’aponeurosi dei muscoli
addominali. Ho scollato da tutti i lati, lasciando per ultima la parte centrale,
perche’ ancora temevo un’ernia dietro alla massa lipomatosa. Mi sono pero’
accorto che l’ernia non c’era e che la fascia era integra. C’erano molte
arterie perforanti attraverso la fascia: una di esse mi ha dato problemi
perche’ non ha smesso di sanguinare quando l’ho coagulata e si e’ ritirata nel
tessuto sottofasciale. Tale complicazione mi ha obbigato ad aprire l’aponevrosi
ed a cercare il moncone vascolare sanguinante: sono stati momenti abbastanza
tesi, ma ci siamo riusciti.
Abbiamo desiso di
lasciare un drenaggio sottocutaneo per alcuni giorni, a motivo dell’ampia
superficie di scollamento. La sutura della cute ha posto qualche difficolta’ a
motivo dell’ampia area che abbiam dovuto sacrificare; ci siamo comunque riusciti
senza troppi problemi.
Il paziente non ha avuto
complicazioni, ed oggi e’ andato a casa in quarta giornata post-operatoria.
Fr Beppe
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