Lo abbiamo ricevuto ieri,
e proviene dal Tharaka.
Victor ha undici mesi: e’
molto grande per gli standard del nostro reparto orfanelli, ma non avevamo
soluzioni alternative.
La richiesta di aiuto ci
e’ venuta da Rita di Matiri: a lei era stato richiesto di accogliere il piccolo,
ma per gli standard del suo orfanotrofio, Victor e’ ancora troppo piccolo e lei
non ce la fa a seguirlo, avendo molti bambini i eta’ scolare.
Naturalmente non abbiamo
potuto negare aiuto alla nostra amica Rita, ed abbiamo accolto Victor nel giro
di ventiquattr’ore, anche se egli costituisce un piccolo problema pure per noi:
e’ infatti molto piu’ grande degli altri, ed ha quindi bisogno di cibi diversi
e di maggiori attenzioni. Inoltre e’ in grado di stare in piedi ed abbiamo
dovuto procurare una culla con sponde piu’ alte, per il rischio che si butti
giu’ sul pavimento.
La storia di Victor e’
molto complessa.
E’ figlio di ragazza
madre, ed, a quanto pare, nessuno conosce il padre.
Sua mamma e’ stata uccisa
da persone ignote, non si sa bene se per furto o per altre ragioni. Quando e’
rimasto orfano, Victor aveva sette mesi..
A partire da quel momento
e’ stato adottato dal nonno, un uomo divorziato, sieropositivo, alcoolista ed
assolutamente irresponsabile.
Da quanto abbiamo saputo
ieri, negli ultimi quattro mesi Victor ha sofferto moltissimo: veniva nutrito
con bevande alcooliche locali (Kathoroco, Kanga), mentre cibo gli veniva dato
solo di tanto in tanto.
La sorella della madre
uccisa, vista la situazione, e’ finalmente venuta in soccorso del bambino e lo
ha portato a casa sua.
Questa cosa pero’ ha
aperto un’altra crisi in quanto il marito di questa signora l’ha ripudiata e
l’ha mandata via di casa, asserendo che Victor era un nuovo peso per loro
(hanno infatti gia’ tre bambini), e che egli non voleva prendersi questa nuova
incombenza economica.
Da circa una settimana
quella donna e’ stata allontanata dallo sposo, ed i tre figli naturalmente ne
stanno soffrendo: “mio marito non e’ solo una persona dura, ma un vero leone” mi
ha confidato quella giovane ieri.
Non sappiamo per quanto
tempo terremo Victor.
Uno zio si e’ reso
disponibile a riprenderlo quando sara’ un po’ piu’ grandicello... lui parla di
cinque anni di eta’.
Naturalmente Chaaria non
puo’ essere un luogo adatto per Victor fino a quel momento, e parleremo di
nuovo con Rita, quando il bimbo sara’ troppo grande per noi: un orfano che
cammina e va in giro per l’ospedale, al momento costituisce una situazione per
cui non siamo preparati, e neppure abbiamo staff e fondi sufficienti per
assicurare un buon piano educativo per un orfano che cresce.
Siamo comunque certi che
la collaborazione con Rita sara’ ottima come sempre.
Mi piace il motto di un
orfanotrofio che ho visitato tempo fa in Tharaka, perche’ mi pare si applichi
benissimo a Victor: “give me a helping hand now, and I will be self reliant
when I grow up”.
Fr Beppe
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