Nel week end ci sono stati ben quattro cesarei ed un
raschiamento notturni. La fatica era tantissima, ma il vero probema è iniziato
dopo l’anestesia spinale dell’ultimo cesareo.
La donna ha smesso di respirare quasi subito dopo la pratica
anestetica. Sono intervenuto ad aiutare Federica, e Pietro ha fatto il cesareo
con Giorgia e Kanana.
Il bimbo è nato con un APGAR così basso che sembrava morto,
ma fortunatamente si è ripreso in fretta con la rianimazione neonatale.
Il problema più grosso è stata la mamma.
Nonostante ossigeno ed ambu, lei non ha ripreso attività
respiratoria spontanea per più di un’ora. Anche quando il respiro poi è
faticosamente ripreso, la paziente non ha riguadagnato coscienza. Sono passate
ore tremende in cui avevamo una paziente completamente incosciente, ma anche
molto agitata ed in preda al dolore in quanto l’effetto della spinale era nel
frattempo terminato.
Stavamo già buttando la spugna e davanti a me si palesave
l’incubo di dover parlare con il marito della dipartita della sua sposa.
Da ultimo però, la paziente si è svegliata contro ogni
nostra aspettativa... quattro ore dopo la spinale. E’ stata confusa per molte
ore ma adesso è finalmente normale.
Cosa sarà successo? Solo Dio lo sa!
Non può essere solo una spinale alta, perchè la pressione
non è mai scesa e la donna non è diventata bradicardica.
Sarà stato un embolo di meconio? Chi lo sa!
Ora mi sento distrutto perchè, dopo la notte insonne,
abbiamo avuto un lunedì terribile di lavoro, ma ho nel cuore tanta riconoscenza
al Signore che anche ieri non ci ha lasciati da soli ed è venuto in nostro soccorso.
Sono state ore tremende quelle in cui vedevamo la donna
incosciente e non sapevamo assolutamente cos’altro fare per aiutarla, ore di
impotenza e di depressione.
Ma il pensiero che sin dal primo momento mi martella nella
testa è che in medicina non ci sono davvero operazioni semplici o situazioni in
cui puoi permetterti di pensare di avere tutto sotto controllo. L’imprevisto ti
circonda; le complicazioni sono accovacciate alla tua porte, e possono colpire
quando meno te lo aspetto.
Quante migliaia di cesarei abbiamo fatto in questi anni?
Quante migliaia di anestesie spinali?
C’è la tentazione di pensare che il cesareo sia ormai una
banalità, ma non è mai così. Niente è banale e niente è assolutamente sotto
controllo in medicina.
Ci vuole sempre una sana dose di prudenza e di umiltà. Non
bisogna mai essere troppo sicuri di se stessi. Occorre affidarsi all’aiuto del
Signore di cui non possiamo mai fare a meno.
Questa sera sono passato dalla stanza delle cesarizzate ed
ho visto quella donna allattare un bimbo molto vorace: mi sono commosso, e
dalle mie labbra è uscta solo una brevissima preghiera: “grazie Signore per
aver salvato questa mamma con il suo bambino”.
Fr Beppe
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