Costituiscono una condizione che incontriamo molto
frequentemente nella nostra pratica clinica e che ci dà non pochi problemi di
ordine terapeutico.
Dal punto di vista diagnostico normalmente i cheloidi non
sono un problema: essi sono facilmente identificabili alla visita e non sono altro
che una cicatrice ipertrofica.
Pare siano causati da un alterato metabolismo dei
fibroblasti: di per sè quindi sono una patologia benigna e non comportano
problemi per la vita del paziente. Sono però a volte sfiguranti e rappresentano
perciò un enorme problema estetico soprattutto per le giovani pazienti.
Anche se non sto scrivendo un post con carattere chiaramente
scientifico, sulla scorta della mia esperienza a Chaaria, mi sembra di poter affermare
che i cheloidi siano in qualche modo più frequenti nei pazienti di colore
rispetto a quelli di razza caucasica.
Per noi è infatti una patologia frequentissima, ed anche
quando magari il malato non se ne cura, ci capita tantissime volte di vedere
grossi cheloidi per esempio su cicatrici di operazioni pregresse (le cicatrici
da pregresso cesareo sono sovente brutissime da questo punto di vista).
I cheloidi più devastanti sono natualmente quelli che
coinvolgono il volto: per quanto riguarda l’esperienza di Chaaria posso dire
che la causa più frequente di un cheloide al volto è costituita dal piercing
per mettere gli orecchini.
Spessissimo ci sono persone che ci chiedono la rimozione di
enormi masse ai lobi di entrambe le orecchie.
E qui nasce un altro grave problema: e cioè il fatto che i
cheloidi recidivano spessissimo.
Cerchiamo sempre di spiegare ai nostri clienti che toglierli
chirurgicamente può anche non essere molto difficile, ma il problema è che
ordinariamente, dopo un anno, sono più grossi di prima.
Anche se nella maggior parte dei casi i cheloidi sono del
tutto asintomatici, a volte possono causare delle sensazioni urenti molto
fastidiose: pure tale dolore da cheloide è difficilissimo da controllare. Ci
sono indicazioni in letteratura circa l’uso di triamcinolone sotto-cute, ma la
mia esperienza al riguardo e che non serve a molto.
I cheloidi quindi sono di per sè una patologia minore, ma
possono portare ad ingenti sofferenze sia fisiche che psicologiche.
Anche per il medico sono una delle condizioni che danno meno
soddisfazioni e che possono far perdere dei pazienti, i quali peregrineranno di
dottore in dottore nella ricerca di una guarigione che difficilmente verrà.
Fr Beppe
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